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sabato 17 marzo 2012

Rassegna Stampa - Pepito, che tridente con Osvaldo e Totti


CORRIERE DELLO SPORT (A. Ghiacci) - Ma l’attacco non è il reparto in cui la Roma ha già una certa abbondanza? Domanda lecita. La risposta è sì. Ma allora se il club giallorosso decidesse di dare il via all’investimento-Rossi, chi andrebbe via? Semplice: Bojan Krkic. Giuseppe Rossi, a livello di organico, prenderebbe il posto del giovane attaccante spagnolo, che fino ad oggi, oltre a non essere soddisfatto lui stesso, ha deluso Luis Enrique che lo aveva voluto con sé. L’ingaggio? Non eccessivo, perché Rossi al Villarreal guadagna 2,5 milioni di euro a stagione: alla Roma, per un contratto di quattro anni, ne chiederebbe 3 a stagione, più o meno la stessa cifra che sta per chiedere Gago. Ma ciò che accende la fantasia dei tifosi romanisti, è il progetto tecnico, che vedrebbe la Roma schierata con cinque stelle in campo. (...)
POSSESSO - Il calcio di Luis Enrique, quello della scuola catalana, prevede il maggior numero di piedi buoni in campo, anche a scapito di perdere qualcosa nella fase difensiva. Attacco, attacco, attacco: la sintesi dell’ormai famosa  «proposta»  è questa. Massima concentrazione per tutta la partita, lunga fase di possesso che finché il pallone è tra i piedi amici gli avversari avranno molte meno opportunità di creare pericoli, gioco che si sviluppa molto in orizzontale con un giro-palla cui partecipano tutti, portiere compreso. Ecco perché la presenza di un alto tasso tecnico è fondamentale.  «E’ più facile insegnare a difendere a chi è dotato di piedi buoni»  ripete spesso Luis Enrique. Che ha in mente una Roma “a cinque stelle”. Nello schema qui sopra abbiamo ipotizzato come giocherebbe la Roma di oggi (...) con Giuseppe Rossi, nel posto dove oggi giocherebbe Borini, che comunque resterebbe una valida alternativa. (...)
MODELLO - Il modello è quello, senza dubbio: il Barcellona. Le differenze però, a parte il valore dei singoli, sono tante. Il tecnico giallorosso ultimamente, con i suoi, preme soprattutto su un tasto: la concretezza in attacco. Perché se delle tante occasioni create se ne finalizza una soltanto, il rischio di pareggiare o perdere sarà sempre molto alto. Ovvio poi, che in fase difensiva bisogna ridurre al massimo gli errori. Come accaduto spesso quest’anno infatti, la fase difensiva della Roma scatta soprattutto dopo un errore in fase di impostazione: a quel punto (...) gli avversari sono partiti in contropiede, anche in zona centrale, e hanno trovato ampi spazi, presentandosi a tu per tu con Stekelenburg. La Roma “a cinque stelle”, Luis Enrique ci pensa. (...)

Rassegna Stampa - Roma, quella dell’Olimpico è sfida doppia

GAZZETTA DELLO SPORT (M. Cecchini) - Ci sono partite in cui si gioca non solo sul campo. I fischi dell’arbitro, in questo senso, fanno solo da contorno, perché cominciano assai prima e terminano assai dopo i 90’. La sfida tra Roma e Genoa, in fondo, è una di queste, visto che gli intrecci di mercato fanno supporre colluttazioni ed armonie di cui si parlerà a lungo. 
Palacio & Destro e così ritorna ancor più forte il tam tam che vuole la Roma interessata a Palacio e a Destro del Siena, di cui però i rossoblù detengono metà del cartellino. Se il trentenne argentino già l’estate scorsa è stato obiettivo primario del d.s. Walter Sabatini, l’attaccante dell’Under 21 ha tutte le caratteristiche di prospettiva adatte al progetto di Luis Enrique. Ma non solo, visto che anche la Juve è sulle sue tracce. Capozucca apre «Ovvio che sia un interesse per tutti andare a giocare nella Roma (...). Posso dire solo che i rapporti tra Genoa e Roma sono ottimi. E tutto è possibile». E Preziosi: «Palacio? Dipenderà da lui. Senza contare che mi avevano proposto anche Luis Enrique» (...). Una cosa è certa: le manovre per un nuovo attacco in casa giallorossa sono in pieno corso, anche perché Bojan sta deludendo. Non è escluso, però, che proprio contro il Genoa possa avere una prova d’appello, anche se - assente Totti (...) - sulla carta il tridente titolare dovrebbe essere composto da Borini, Lamela e Osvaldo. Nota bene: anche questi ultimi due sono carichi. Il primo non segna in campionato dall’esordio col Palermo (...), l’altro nel 2012, complice l’infortunio muscolare di cui è rimasto vittima a gennaio e poi le due giornate di squalifica per l’espulsione di Bergamo, finora non ha ancora segnato. 
Disney: ecco l’accordo Accordo imminente (...) con la Disney. Oggi il d.g. Franco Baldini sarà ad Orlando con Pallotta e l’annuncio dovrebbe arrivare domani. Tenetevi forte: la Roma è pronta ad entrare nel regno dello spettacolo. 
Truffa: indaga la procura Cambiando argomento c’è da segnalare come la Procura di Roma abbia aperto un fascicolo per diffamazione e truffa ai danni del club (attraverso una raccolta di dossier) da parte di alcuni protagonisti dell’informazione locale. (...)

Rassegna Stampa - Roma, truffa stile Totò. Cronista e speaker indagati

LA REPUBBLICA (C. Bonini) - Fai presto a dire “progetto”. E hai voglia a spiegar agli americani dove sono finiti. La As Roma sarà anche “bostoniana” ma Roma resta Roma. E passerà del tempo prima che Trigoria si liberi dell’assedio miserabile diquestuanti e diffamatori. Dal berciare di certi “opinionisti” (...), dal risentimento degli “esclusi” dalla nuova proprietà. Storia delle ultime due settimane. Roba stracciona da “soliti ignoti”, risolta da un’indagine della Digos (...). Alla vigilia dell’ultimo derby, la “iena” Paolo Calabresi viene avvicinato da un giornalista ormai in pensione, Roberto Renga, già “firma” di Paese Sera e Messaggero, portata in palmo di mano dalla vecchia proprietà. L’uomo dice di avere documenti in grado di devastare l’immagine pubblica e privata di Franco Baldini, direttore generale del club, e di Mauro Baldissoni, avvocato del cda.
Si tratta di “trascrizioni di sms” – farfuglia, mostrando due fogliacci compilati a mano libera da chi sachi – che dimostrerebbero (pensate …) che i due sono massoni (...) e che, naturalmente, il nuovo gruppo dirigente fa “la cresta” sul calciomercato. La “iena” cui il falso appare macroscopico, registra di nascosto la conversazione. Il nastro finisce alla Digos, dove vengono ascoltati come testimoni, Baldini, Baldissoni e il ds Walter Sabatini. Nella stangata “stracciona” - (...) – Renga ha dei compagni di merenda. Suo figlio Francesco e un paio di voci delle radio libere.. Giuseppe Lo Monaco e Mario Corsi, detto “Marione”. Un tipo con un passato neofascista che da anni, usa il microfono come un randello. Ora sono tutti indagati per diffamazione. Mentre la Digos, pochi giorni fa, ha bussato a casa Renga, dove ha recuperato le prove del falso da “soliti ignoti” Dunque, chi vive a Rom, oggi accenda la radio. Ci sarà da ridere. O da piangere. Dipende dai punti di vista.

venerdì 16 marzo 2012

Rassegna Stampa - Entro giugno l’area dove sorgerà lo stadio


IL TEMPO (M. De Santis) - Una volta c'erano solo plastici e progetti, da ieri c'è qualcosa di più concreto. La Roma ha affidato alla Cushman & Wakefield, società consulenza immobiliare globale controllata al 70% dalla Exor (...), il mandato di advisor esclusivo per l'individuazione di un'area, sul territorio comunale di Roma, dove insediare il nuovo stadio. L'accordo, pronto da un paio di mesi, è stato firmato nello scorso weekend e ufficializzato ieri. La Cushman & Wakefield, dal canto suo, è già al lavoro e tra una quindicina di giorni compilerà una prima lista di siti possibili. La decisione definitiva, approvata dal Cda della Roma, arriverà entro fine giugno. L'area che al momento sembra essere quella preferita, per posizione, rete di mezzi di trasporto già esistente, assenza di vincoli particolari e presenza di un piano di «residenzializzazione» della zona, è Tor di Valle, già visitata a gennaio da James Pallotta.
L'alternativa più concreta, in un novero di soluzioni che comprende anche Tor Vergata, La Rustica e Bufalotta, resta sempre Massimina. I prossimi passi dell'advisor consisteranno nell'incontrare, sia come costruttori, sia come possibili partner e sia come proprietari dei terreni in ballo, i vari Parnasi, Caltagirone, Salini, Scarpellini e Toti. Il progetto dello stadio, invece, è un affare di competenza della Populous, l'azienda americana che ha disegnato il nuovo Wembley, l'Emirates e l'Etihad. (...)

Rassegna Stampa - Rossi: "Amo il gioco di Luis Enrique"


CORRIERE DELLO SPORT (D. Rindone) - Si vede nel Barcellona e nella Roma«La definizione di calcio per me è quella che si specchia nel gioco del Barcellona e in quello di Luis Enrique, è la stessa che vuole applicare Prandelli. Palla a terra, fase di possesso lunga, tecnica, velocità, schemi rapidi, calcio offensivo, è il calcio vero, quello che mi piace davvero, un manifesto da prendere come riferimento. Anche perché io sono piccolino e con i palloni alti non mi trovo benissimo (risata, ndi) » . Pepito Rossi, il paisà emigrato in Spagna, si vedrebbe benissimo nel Barcellona e nella Roma, praticano un calcio a sua misura (...). Il Barca lo corteggiò in estate insieme alla Juve, ma Guardiola poi scelse Sanchez dell’Udinese e Conte si defilò. La Roma in passato ci ha fatto un pensiero: « La Roma è una grande squadra e Borini sta facendo benissimo, è bello vedere un giovane come lui che si fa strada. E’ al primo anno in serie A, gioca bene e segna, farà grandi cose, si sta impegnando molto e sta raccogliendo i risultati, non è facile ottenerli in una piazza importante come Roma. Farà bene anche in Nazionale».
L’ITALIA - Rossi è stato scelto come testimonial della Hyundai (partner di Euro 2012), ieri ha preso parte all’evento marketing promosso in Germania, a Francoforte, insieme ad altri campioni internazionali. Sta recuperando dall’infortunio al ginocchio che l’ha messo out ad ottobre, vuole rialzarsi in tempo per strappare una convocazione agli Europei. Il Barcellona e la Roma sono i suoi modelli, quel calcio che considera da manuale per ora può giocarlo nella nuova Italia: «Con Prandelli è cambiato tutto, è cambiata anche la mentalità. C’è più attenzione alla tecnica, fa giocare bene a calcio ed è un bene per l’Italia. Al mister chiedo di aspettarmi, spero lo faccia, ma le decisioni spettano a lui. Sto molto meglio, ho subito un infortunio grave, per certi incidenti servono almeno sei mesi di stop, io sono a quattro mesi e mezzo. Sto lavorando molto e all’Europeo voglio esserci»Rossi spera in un miracolo in stile Totti: «Sarebbe bello fare come Totti nel 2006. Recuperò, tornò in tempo e poi sappiamo come andò a finire quel Mondiale. Credo nel rientro, spero di tornare in campo entro un mese, al massimo entro fine aprile. (...)». 
IL SOGNO - Pepito sogna in grande, rientrerà in campo tra poche settimane, lo farà con il Villarreal, cercherà di firmare un finale di stagione grandioso per volare in Polonia e Ucraina: «E’ l’ora che l’Italia torni a vincere l’Europeo, il successo manca dal 1968, è passato tanto tempo (...)». Il Barcellona, la Juventus, il Napoli, lo volevano in tanti in estate, chissà cosa accadrà nei prossimi mesi, alla riapertura del mercato: «Non voglio parlare di mercato e del futuro. Sto bene in Spagna, ora penso al recupero. Se l’Italia mi manca? Non mi manca un granché, sto bene nella Liga».(...)

Rassegna Stampa - Nel mirino ci sono Tabanou e Bastos


GAZZETTA DELLO SPORT (M. Cecchini) - Il futuro non passa solo attraverso i gol di Borini, ma anche dal mercato, Segnatamente nel caso specifico da quello francese, visto che le voci d’Oltralpe vogliono la Roma interessata a Michel Bastos, 28 anni, esterno del Lione, e Franck Tabanou, 23 anni, centrocampista del Tolosa. Si dice che il d.s. Sabatini stia stringendo le fila, manon vanno mai trascurate le piste slave che portano a Tomic e Markovic (Partizan) e Badelj (Dinamo Zagabria). Da segnalare, poi, come ieri il club giallorosso abbia ufficializzato il mandato conferito alla società immobiliare Cushman&Wakefield per individuare l’area di costruzione del nuovo stadio «entro il giugno prossimo». Curiosità: la Cushman & Wakefield è di proprietà al 70% della Exor, la società d’investimento controllata dalla famiglia Agnelli.
Video anti-scommesse - Ieri a Trigoria, poi, hanno fatto tappa i dirigenti dell’Aic, Tommasi e Grazioli, per far vedere ai giallorossi il video anti-scommesse girato per sensibilizzare il mondo del pallone sul fenomeno. La dirigenza ha voluto che assistessero anche i ragazzi della Primavera. (...)

giovedì 15 marzo 2012

Rassegna Stampa - Super Borini. Grinta, saggezza e tanti gol. Ecco come è nata una stella

GAZZETTA DELLO SPORT (A. Catapano) - Ha ragione il c.t. dell’Under 21 Ciro Ferrara a dire: «Fabio Borini era un professionista già a 14 anni». Sì, già allora aveva l’equilibrio di un uomo adulto. Siamo di fronte ad un caso più unico che raro: di chi ha messo tanto vissuto dietro le spalle, riuscendo a mantenere un grande avvenire davanti a sé. Più che il «nuovo imperatore di Roma», come lo ha definito ieri la stampa spagnola, Fabio Borini è un ragazzo per tutte le stagioni, ma non nella accezione negativa che solitamente se ne dà: anzi, per dire che ha un passato istruttivo, un presente importante e un futuro, chissà, forse glorioso. Scavando nella sua vita (...) si scopre che qualunque istante, per la crescita di Fabio Borini, non è passato inosservato. 
Passato e presente - Se Roma, probabilmente, sarà ricordata come la città in cui è diventato una stella del calcio italiano (al riguardo Ferrara non ha dubbi: «Fabio è appena arrivato al tavolo dei grandi e farà di tutto per rimanerci (...) perché ha la testa giusta»), Londra è stata archiviata come tappa fondamentale, senza la quale nulla sarebbe stato lo stesso. A Londra Borini è diventato un uomo, per la prima volta è andato a vivere da solo, ha imparato a cucinare, a fare a meno della mamma. Al Chelsea, con i consigli di Carlo Ancelotti, è diventato calciatore, imparando ad allenarsi con serietà, quindi a considerare il calcio non più solo un divertimento,mainnanzitutto un lavoro. Da affrontare con l’atteggiamento del professionista. «L’esperienza a Londra lo ha fatto maturare in fretta (...)Borini è un attaccante moderno, perché sa segnare e mette al servizio della squadra grinta, professionalità e una corsa impressionante, ma ha ancora grandi margini di miglioramento». 
Il futuro, quindi - Si prospetta luminoso, e Borini non dovrà aspettare nemmeno tanto, abituato com’è a vivere ad alta velocità. Questo periodo somiglia tanto ad un trampolino di lancio. Gli ultimi mesi sono stati di crescita costante, a tratti impressionante. Otto gol nelle ultime dieci gare lo hanno portato in cima alla classifica dei cannonieri romanisti, al primo posto nelle scelte di Luis Enrique, nel cuore dei tifosi giallorossi, perfino al centro dei pensieri di Cesare Prandelli. A Genova, il 26 ottobre, tutto cominciò, col primo gol romanista che fu come un annuncio al mondo. Col Genoa, lunedì, Borini intende aggiungere un capitolo al romanzo di questa stagione bella e dura, pazza ed esaltante, ancora da scrivere, con un finale tutto da scoprire, se in vacanza o all’Europeo. Mancano undici partite alla fine del campionato, Borini ha intenzione di sfruttarle per confermarsi primo della classe e volare a Cracovia, sede del ritiro azzurro. E pazienza se i compagni romanisti rosicheranno un po’.

Rassegna Stampa - Il nuovo stadio: a Tor di Valle e Massimina


LEGGO (F. Balzani) - Ora lo stadio. Dopo l’accordo di partnership con la Disney, la Roma si concentra sulla costruzione del nuovo impianto che, nelle intenzioni della dirigenza, dovrebbe avvenire entro 5 anni. La Roma, si è affidata alla Cushman & Wakefield Sonnenblick (...) per individuare l’area (in pole Tor di Valle e Massimina). La scelta entro giugno.
In dirittura d’arrivo anche l’avvio del progetto «celebrities» per coinvolgere personaggi di fama mondiale dello sport e dello spettacolo nel progetto Roma. Dopo Garnett anche Bryant, le sorelle Williams e il campione di baseball Felix Doubront potrebbero acquisire quote simboliche del club. Baldini intanto prosegue il suo viaggio in America e ieri è sbarcato ad Austin dove con Pallotta, il socio forte della cordata Usa, sta definendo le nuove strategie: cooptazione di un nuovo socio (probabilmente asiatico), stanziamento del budget per il mercato (40 milioni) e definizione del nuovo assetto societario.

Rassegna Stampa - Guardiola rinnova e «libera» Luis Enrique

IL TEMPO (M. De Santis) - Ieri no, oggi forse, domani o dopodomani sicuramente. Sembra un testo di Giorgio Gaber, è invece l'ultimo bollettino sul rinnovo di Pep Guardiola con il Barcellona. Il sì, alla fine, arriverà. Forse già oggi, dopo il falso allarme fatto suonare ieri da una riunione di un'oretta negli uffici del Camp Nou tra il tecnico che finora ha alzato 13 trofei sui 16 possibili, il vice Tito Vilanova e il procuratore Josep Maria Orobitg. Il lieto fine non sembra minimamente in discussione (...), ma la durata del nuovo accordo resta ancora un mistero: Guardiola vorrebbe il «solito» annuale, il Barça un biennale. 
Qualsiasi sia la soluzione, non passerà inosservata a Trigoria. Con la panchina del Barcellona occupata per un altro po', il rinnovo di Luis Enrique, già offerto e pianificato da tempo dalla dirigenza romanista, diventerebbe quasi automatico. «Resto almeno fino al 2013, ma. Chissà, magari dovrete sopportarmi anche per quattro o cinque anni», ha detto l'asturiano, preannunciando il futuro e avendo annusato da un bel po' di tempo quale sarebbe stato finale della telenovela Guardiola, alla vigilia di Palermo-Roma. Le parole, insomma, hanno preannunciato dei fatti ormai imminenti che attendono solo il via che sarà dato da quello che succederà a Barcellona e, soprattutto, dal ritorno dagli Usa di Franco Baldini previsto tra domenica e lunedì. La nuova proposta che la Roma farà a Luis Enrique, infatti, potrebbe volontariamente coincidere, per quanto riguarda la durata del contratto di Guardiola. (...) Le strade della Roma, poi, potrebbero passare da Barcellona più per Keita che per Pedro. I radar sabatiniani, però, restano accesi su mezzo mondo: osservatori segnalati a Belgrado per Markovic e Tomic del Partizan, giovanissimi terzini sudamericani visionati e occhi aperti sul genoano Palacio.  

mercoledì 14 marzo 2012

Roma, per Totti elongazione al bicipite femorale. De Rossi infiammazione al calcagno


Francesco Totti si è sottoposto in mattinata ad accertamenti strumentali che hanno evidenziato un’elongazione al bicipite femorale sinistro. Il programma fisioterapico e di allenamento sarà valutato quotidianamente. Anche Daniele De Rossi ha eseguito accertamenti strumentali che hanno confermato la patologia infiammatoria al calcagno del piede destro. 
(asroma.it)

Roma, la nuova maglia in esclusiva (FOTO)

(a cura della redazione) La Roma pensa già al futuro. Ma la nuova maglietta, per la stagione calcistica 2012-2013, potrebbe essere un ritorno al passato. Colletto 'old style', marchio Kappa anni '80 e al posto del simbolo ufficiale della società, la lupa capitolina, il rilancio del lupetto.

Rassegna Stampa - Totti out e De Rossi in forse. Luis Enrique: “Attenti agli schemi”

LA REPUBBLICA (F. Ferrazza) - Tra Topolino e Minnie che stanno per fare capolino a Trigoria, testimonial Disney della nuova Roma che si vuole dare sempre più un respiro internazionale, Luis Enrique blocca i sogni dei suoi, ancorandoli a una ancor dura realtà. Guai a farsi prendere dall’entusiasmo (tra l’altro immotivato), la stagione sta dimostrando che la mancanza di continuità è la piaga più grave con cui combatte il gruppo giallorosso e sarebbe già una gran conquista portare a casa il secondo successo consecutivo. Dopo la vittoria di Palermo, i tre punti contro il Genoa regalerebbero ossigeno a classifica e testa, ma l’andamento di questo campionato consiglia lo staff tecnico di fare un lavoro sulla concentrazione dei giocatori. Luis Enrique ha ieri parlato alla squadra (...) chiedendo un’attenzione quasi maniacale nel lavoro quotidiano, un po’ come accaduto la scorsa settimana, quando la cura del particolare, soprattutto in fase difensiva, ha dato i suoi frutti nella trasferta siciliana. 

Si vedrà. In tutto questo, mentre già si meditava di poter dare un turno di scarico a Francesco Totti, ci si è messo questa volta il flessore sinistro a dar noi al capitano giallorosso. Dopo l’affaticamento al quadricipite destro, è quindi l’altra gamba a presentare un problema muscolare che rischia di mettere in dubbio la presenza del giocatore per la gara di lunedì prossimo. Paura anche per De Rossi, che ha interrotto l’allenamento per un fastidio al calcagno del piede destro, che non sembra però grave. (...)

Rassegna Stampa - Il fantastico mondo della Roma


IL TEMPO (A. Austini) - Dopo Pluto Aldair e PaperTotti arriva Topolino. Stavolta quello originale: nella galassia Disney, colosso dell’intrattenimento, ora c’è anche il pianeta della Roma.Nel weekend il dg giallorosso Franco Baldini, partito ieri per gli States, sbarcherà a Orlandodove verrà annunciato e presentato un accordo triennale di partnership tra la Disney e il club acquistato in estate da Pallotta & Co.. (...). Le magliette e i gadget di Totti & Co. entreranno nel complesso Espn Wide World of Sports di Orlando, oltre a una serie di iniziative per coinvolgere i tifosi e le famiglie. Un esempio? Il prossimo Capodanno, durante la pausa di campionato la squadra di Luis Enrique potrebbe volare negli States e, grazie ai pacchetti turistici offerti ai tifosi, consentire ai bambini di godersi Lamela e Topolino in un colpo solo.
L’intesa darà il via anche ad iniziative in Italia: permetterà alla Roma, per dirne una, di ospitare i personaggi Disney all’interno del villaggio per famiglie già inaugurato all’Olimpico. Un passo nel futuro sulla scia dell’accordo già esistente dal 2007 con il Chelsea, scelto come partner di riferimento delle «Disney Soccer Showcase Series», il più grande torneo giovanile del mondo che si tiene ogni anno a Orlando. Il contratto con il club di Abramovich scade alla fine di questa stagione e la Roma si candida per colmare il vuoto, ma c’è da battere la concorrenza del Manchester City. Al club di Trigoria non entrano soldi nell’immediato, ma il ritorno in termini di visibilità è incredibile se si pensa che il parco giochi di Orlando è l’attrazione turistica più visitata del mondo. In dirittura d’arrivo anche l’avvio del progetto «celebrities» per coinvolgere personaggi di fama mondiale dello sport e dello spettacolo attraverso l’acquisto di quote simboliche della Roma. (...).
Baldini sbarca oggi ad Austin per fare il punto sulle strategie con Pallotta, l’investitore più coinvolto nel progetto tra i quattro che hanno acquistato il club. Presto la AsRoma Llc Svp, società americana che controlla il 60% del club attraverso la Neep, potrebbe accogliere al suo interno nuovi investitori. La ricerca è iniziata da tempo e mira a un socio asiatico per esportare e sfruttare anche in Oriente il marchio giallorosso. Al momento le quote della Svp sono equamente distribuite tra i quattro soci (Pallotta, DiBenedetto, Ruane e D’Amore), con la partecipazione simbolica di altri azionisti come il vice presidente Tacopina e il consigliere Gabrielle. L’aumento di capitale da 50 milioni, già deliberato e approvato dall’assemblea, chiuderà il suo iter tra maggio e giugno e può rappresentare l’occasione giusta per accogliere nuovi soci nella «scatola» che controlla la Roma. Sul tavolo di Pallotta, intanto, stanno arrivando i curricula di vari manager tra cui scegliere l’amministratore delegato che sostituirà Pannes. Si cerca un personaggio di altissimo profilo, perferibilmente americano, che conosca l’italiano e, soprattutto, la serie A. Al contrario di Pannes il futuro «grande capo» si stabilirà a Trigoria e farà da tramite tra la proprietà e il settore tecnico. (...)

Rassegna Stampa - Nel futuro ci sono Pedro e Destro


CORRIERE DELLO SPORT (A. Ghiacci) - Attaccanti in ballottaggio a Trigoria, attaccanti in ballo per il futuro. Perché il direttore sportivo giallorosso Walter Sabatini, non si ferma e, in attesa di partire per il Sudamerica, continua a sondare il mercato nazionale ed europeo, alla ricerca dei possibili rinforzi per la prossima stagione. E non è caduto nel vuoto l’invito di Mattia Destro, 21 anni, attaccante del Siena: «La Roma sarebbe una grandissima soluzione e mi troverei benissimo con il mio amico Borini...» . (...). La Roma ha deciso di sondare il terreno, di capire che margini possano esserci qualora decidesse di puntare sull’attaccante, nato ad Ascoli solo otto giorni prima di Borini. La possibilità di mettere a segno un colpo importante c’è eccome: Destro è di proprietà del Genoa, il Siena ne ha ottenuto il prestito oneroso (1 milione) e ha un’opzione per il riscatto a fine campionato per 1,5 milioni di euro. E allora ecco che il club giallorosso potrebbe intervenire proprio sulla metà a cui è interessato il Siena: un’operazione da circa 2,5 milioni con la possibilità di inserire qualche giovane. (...)
CANTERA - Dalla Spagna intanto rimbalza la voce dell’interessamento della Roma per Pedro Rodriguez Ledesma, meglio noto solo come Pedro o “Pedrito”, attaccante di 24 anni, gioello del Barcellona, frutto della cantera blaugrana. I rapporti con il club catalano sono più che vivi per la presenza di Luis Enrique e per l’affare che l’estate scorsa ha visto passare in prestito ai giallorossi Bojan. E sarebbe stato proprio Luis Enrique a chiedere alla Roma di fare un tentativo. Difficile che il Barcellona pensi di poter cedere Pedro, ma il giocatore, dopo un periodo di assenza per infortunio, sta faticando a ritrovare il posto da titolare, e la presenza di Luis Enrique potrebbe portarlo a dire sì all’ipotesi-Roma (...)
ALTRI - Un’altra pista che la Roma non ha mai abbandonato è quella che porta a Rodrigo Palacio, attaccante di 30 anni del Genoa. I contatti non si sono mai fermati e lunedì prossimo, in occasione della partita dell’Olimpico, i due club potrebbero approfondire l’argomento. Anche se il ds rossoblù, Capozzucca, frena: «Presto per parlarne, e poi Palacio potrebbe restare con noi a vita...» . Intanto il Bari sta cercando i 300.000 euro che gli permetterebbero di riscattare dalla Roma la metà del cartellino di Adrian Stoian, attaccante romeno di 21 ancora di proprietà del club giallorosso (...)
VOGLIA - Oltre a chi potrebbe arrivare, c’è chi dalla Roma non vorrebbe andare via. Come Simplicio«Fabio è contento - ha detto il procuratore del brasiliano Gilmar Rinaldi - ha un ottimo rapporto con Luis Enrique, rimarrà sicuramente in giallorosso anche il prossimo anno. Rinnovo del contratto? È presto per parlarne, si vedrà più avanti» . (...)

martedì 13 marzo 2012

Roma, problema muscolare per Totti

Per Francesco Totti si tratta del secondo infortunio muscolare nel giro di una settimana: a 48 ore dalla trasferta in Sicilia aveva infatti accusato un affaticamento muscolare al quadricipite destro, poi smaltito in extremis. Stavolta per recuperare avrà più tempo visto che il prossimo impegno, col Genoa allo stadio Olimpico, arriverà soltanto lunedì sera. Non è escluso però che Luis Enrique possa concedergli un turno di riposo anche in considerazione del fatto che rientrerà dalla squalifica Osvaldo. E, nonostante qualche acciacco dovrebbero esserci anche Rosi e De Rossi, usciti anzitempo dal campo rispettivamente per una lieve contusione al ginocchio destro e un fastidio al calcagno del piede destro. In dubbio fino all'ultimo, infine, Pjanic, in netto recupero ma ancora alle prese col lavoro differenziato. 

Roma, club vicino a partnership con la Disney

Nei prossimi giorni, infatti, la Roma americana del presidente Thomas DiBenedetto, e del socio forte James Pallotta, dovrebbe siglare un accordo con la Disney. In particolare, l'intesa su cui sta lavorando da mesi il fondo d'investimento 'Raptor Accelerator' di Pallotta, e in particolare l'ad Mark Pannes, prevedrebbe una partnership per lo sviluppo di iniziative legate alla squadra e ai tifosi giallorossi nel complesso Espn Wide World of Sports ad Orlando, in Florida. Grazie alla collaborazione, inoltre, la Roma potrà avviare la trasformazione del 'Sole Cuore Village', il parco giochi a tema calcistico inaugurato a pochi passi dallo stadio Olimpico, in una zona di intrattenimento per famiglie e bambini con all'interno personaggi come Topolino, Minnie, Paperino e, perchè no, con la mascotte PaperTotti. Per la Disney, d'altronde, un accordo con un singolo club calcistico come la Roma non rappresenterebbe una novità. Risale infatti al luglio 2007 il rapporto tra il gigante dell'entertainment e il Chelsea di Abramovich, scelto come partner di riferimento delle 'Disney Soccer Showcase Series', il più grande torneo giovanile del mondo che si tiene ogni anno a Orlando. L'accordo, in origine quadriennale, dovrebbe scadere alla fine di questa stagione, lasciando quindi campo libero proprio alla Roma.

Rassegna Stampa - Heinze e Gago firmano. Poi spesa in Sudamerica

IL TEMPO (A. Austini) - La conferma di due argentini, poi una rivoluzione in difesa. Il mercato della Roma inizia da Heinze e Gago. Lunedì contro il Genoa il difensore raggiungerà la 25ª presenza ufficiale in maglia giallorossa che farà scattare il rinnovo automatico del contratto per un altro anno. Alle stesse condizioni: 1,2 milioni di euro lordi più premi. Dopo qualche tentennamento dovuto a un furto subìto in casa e qualche incomprensione con Luis Enrique, Heinze adesso sembra ben disposto a iniziare il suo secondo anno alla Roma. La società aspetta una parola finale, in ogni caso il rinnovo non è in discussione. (...)
Anche il centrocampista può stare tranquillo: la Roma sta per acquistare il suo cartellino dal Real Madrid. L’accordo tra i due club era già stato trovato sulla parola ad agosto, per circa 6 milioni di euro pagabili in più rate. Nei giorni scorsi Sabatini ha raggiunto un’intesa di massima con il procuratore di Gago che firmerà un quadriennale a circa due milioni e mezzo di euro netti, circa il quadruplo invece di quanto lo ha pagato la Roma quest’anno. Ma l’argentino ha convinto tutti, dall’allenatore ai dirigenti, e sarà il primo «rinforzo» in un centrocampo ancora in costruzione. 
Sabatini ieri è volato a Milano per incontrare diversi manager. Il ds si sta concentrando sulla difesa, con tre obiettivi: un terzino sinistro giovane da affiancare a Josè Angel, uno più esperto per la fascia destra e almeno un centrale di grande livello. Due se andrà via Kjaer: Silvestre del Catania è un possibile sostituto del danese che si gioca il futuro nelle ultime 11 partite. «Vedremo come finisce» sospira Sabatini. Almeno un paio di acquisti arriveranno dal Sudamerica (...) e non è escluso un prossimo blitz del ds per chiudere operazioni già avviate. 
E i soldi? Ci sono. La ricapitalizzazione da 50 milioni che si concluderà tra maggio e giugno coprirà il pesante passivo in bilancio e consentirà alla società di sopportare gli investimenti per il mercato. La proprietà americana, in attesa di nuovi partner per accrescere il business, vuole una Roma competitiva ad alti livelli già dalla prossima stagione. Di progetti e prospettive parleranno Pallotta e Baldini nei prossimi giorni negli States. Ad Austin, in Texas, la Raptor ha organizzato un meeting con tutti i suoi clienti e partner. Baldini, in partenza oggi, rappresenterà la Roma e stringerà contatti con potenziali nuovi sponsor. Se i contratti l blindati con Wind e Kappa non consentono cambiamenti a breve termine sulle magliette, intanto il marchio Roma sarà associato ad altri progetti. (...)

Rassegna Stampa - La tessera del tifoso si rinnova

CORRIERE DELLO SPORT (A. Maglie) - Muore la “tessera del tifoso”, nasce la “fidelity card”. Muta il nome ma resta la parte più rilevante della vecchia sostanza perché solo chi avrà quel documento potrà sottoscrivere abbonamenti e andare in trasferta. Ma superata la fase acuta dal punto di vista della sicurezza, anche il Ministero dell’Interno vuole lanciare un messaggio ai tifosi, puntare sul loro senso di responsabilità. I controlli restano ma si apre qualche spiraglio: ad esempio, i carnet messi a punto dalla Roma (...) a prezzo scontato, acquistabili dagli amici di un possessore della card che si fa garante. Insorge Roberto Maroni prendendo di mira l’attuale ministro dell’Interno: «Hanno vinto le tifoserie ultras e violente, hanno vinto quelle società come la Roma (di cui è tifosissima la ministra Cancellieriche mai avevano accettato le regole» . Ma la sua reazione sembra più figlia di una situazione politica nuova (la Lega Nord, il partito di Maroni è all’opposizione) che di un reale allentamento dei controlli.  


FEDELTA’ - Non a caso a rispondergli provvede il capo della Polizia, Antonio Manganelli: «La tessera del tifoso manterrà inalterate le sue caratteristiche fondamentali già evidenziatesi negli ultimi due campionati, a cominciare dal suo possesso per le trasferte e gli abbonamenti, sia per questo che per il prossimo campionato» . Insomma,«il fatto che la tessera del tifoso tenda ad accentuare la sua caratteristica di fidelizzazione con la squadra del cuore non è una novità ma la logica evoluzione di uno strumento che ha da sempre anche come propria caratteristica quella di rafforzare il rapporto tra i tifosi e il club» . Insomma, nessuna abolizione, semmai siamo nel campo «dell’evoluzione della specie» . D’altro canto, il punto di riferimento della futura Fidelity Card sarà la tessera messa a punto dalla Federazione per il Club Italia. (...)

CREDITO - Antonello Valentini, direttore generale della Figc, ci tiene a sottolineare che le scelte sono tutte del Viminale che è giunto a queste scelte dopo aver valutato i positivi risultati raggiunti con la Tessera. Ma quello strumento, nato in una situazione di grande emergenza (la morte di Raciti e altri episodi di violenza), era stato vissuto da ampi settori del mondo del calcio come una vera e propria schedatura. (...). Ora il Viminale vuole provare a rinnovare l’immagine dello strumento, a caratterizzarlo come mezzo di fidelizzazione, esaltando i benefici che possono derivare dal suo acquisto. Anche perché, nel frattempo, le società chiedono di poter far ricorso a strategie commerciali che consentano di ripopolare gli stadi aumentando i ricavi da botteghino. La prima a muoversi, con la storia dei carnet, è stata la Roma. 

BENEFICI - Valentini sottolinea: “Dopo due anni di grandi risultati, l’Osservatorio sulle manifestazioni sportive si è reso conto che si poteva dare fiducia alle tifoserie che hanno dimostrato di meritarselo, per fare appello al senso di responsabilità degli appassionati in maniera sana» . La nuova Fidelity Card consentirà di opzionare biglietti, garantirà sconti nell’acquisto dei prodotti della squadra del cuore. Insomma, l’obiettivo è chiaro: superare, come dice Valentini, «l’effetto ingiustamente negativo del messaggio passato all’avvio dell’iniziativa, ovvero di un meccanismo di operazione di polizia» mantenendo, comunque, un livello adeguato di controllo: “nessuno vuole abbassare la guardia” . Valentini sottolinea che la nuova Fidelity Card si lega in maniera indissolubile alla creazione di nuovi stadi, stadi sul modello di quello juventino, in cui i benefici per una “tranquilla fedeltà” possono essere apprezzati.  

Rassegna Stampa - Roma, vertice in America

CORRIERE DELLO SPORT (A. Ghiacci) - Cinque giorni in Texas, ad Austin, ospite della Raptor di James Pallotta. Franco Baldini, direttore generale della Roma, parte oggi per tornare nella capitale domenica prossima. “South by Southwest”, è il festival di cinema e musica che dal 1987 si svolge proprio ad Austin. E lì, ha sede Raptor, fondo di intermediazione di proprietà di Pallotta, socio forte della cordata statunitense che, in società con Unicredit, detiene quasi l’ottanta per cento delle azioni giallorosse. Le grandi aziende americane lavorano così: invitano i propri clienti, i propri assets, a grandi meeting, che servono soprattutto per un lavoro di rappresentanza. «Ma è chiaro che parleremo anche di Roma...» dice Baldini. Che poi aggiunge: «Discorsi futuribili» . (...)

INCONTRO - Tra un convegno, una proiezione e la presentazione di un nuovo progetto, il massimo dirigente della Roma incontrerà per la prima volta tutti i soci della cordata americana, compresi probabilmente Michael Ruane e Richard D’Amore, oltre che Thomas DiBenedetto e Pallotta. Nella “Raptor House” si farà il punto dei primi sette mesi di avventura romanista e si getteranno le basi per i programmi futuri. Baldini è l’uomo scelto dalla proprietà, la sua missione è quella di rendere l’asset Roma competitivo e appetibile per nuovi investitori. Raptor, fondo di intermediazione leader nel settore del marketing dello sport, punta a questo: fare grande la Roma per il bene di tutti. E in quest’ottica va letta la prossima tournée che la squadra giallorossa farà negli States, tra Boston e New York, la prossima estate, a fine luglio. (...). Incontro-confronto, con Pallotta e soci che chiederanno delucidazioni e prospettive al manager Baldini, e quest’ultimo che invece aspetterà delucidazioni sui tempi dei prossimi investimenti. 

STADIO - Nei piani americani, come è chiaro fin dal principio, c’è la costruzione dello stadio di proprietà, considerato il vero fulcro dell’investimento. E anche in questo senso i tempi non saranno lunghissimi. Pallotta ha voglia di aumetare i ritmi di lavoro per quanto riguarda la Roma: è stato dato mandato alla “Cushman & Wakefield Sonnenblick Goldman LLC”, colosso della consulenza nel real estate e nel settore immobiliare, di valutare dove poter costruire lo stadio. La Cushman ultimerà il processo di selezione delle aree entro giugno e la decisione finale sarà presa entro la fine di quest’anno. (...) Come si evince dalla semestrale dello scorso 31 dicembre infatti, la consulenza strategica del fondo di Pallotta, in ambito commerciale, costa alla Roma 115 mila euro da pagare entro l’aprile del 2013. 

lunedì 12 marzo 2012

Rassegna Stampa - «Roma, conta anche su di noi»

GAZZETTA DELLO SPORT (A. Catapano, M. Cecchini) - I sommersi e i salvati. Il futuro della Roma è nel lavoro di una cooperativa benedetta dal talento e zavorrata dall’incostanza. Da questo punto di vista la partita di Palermo rappresenta una nuova svolta (l’ennesima) di una stagione che graficamente potrebbe essere rappresentata come un elettrocardiogramma di un innamorato al primo appuntamento. Lo spread tra buone notizie ed ansie,(...) stavolta tende felicemente ad aumentare per Luis Enrique, visto che ha avuto risposte confortanti da un gruppetto di giocatori da dopo il derby nel mirino di critica e tifoseria per essere entrati nella spirale di una crisi a metà fra il tecnico e lo psicologico. 
Lobont&Co. - Ecco, fra i sommersi tornati a galleggiare c’è senz’altro Lobont. Il portiere romeno, che ha una media-gol subiti sensibilmente inferiore al suo collega titolare Stekelenburg, ha dimostrato di avere tutta l’affidabilità che serve, anche perché sia nel gioco coi piedi, sia nel posizionamento fuori porta si è dimostrato probabilmente superiore all’olandese, il cui ruolo comunque non è in discussione. Più numeroso invece il gruppo dei salvati. Il primo, forse il più dileggiato alla luce delle grandi speranze che aveva suscitato, è Kjaer. Contro la sua ex squadra la prova del difensore danese è stata autorevole. Non a caso ieri si è lasciato andare ad un tweet tenero nei confronti dei suoi ammiratori e ricco di felicità per il successo. «Sono contento di essere ritornato a Palermo (...). È stata una bella vittoria contro la mia ex squadra e, soprattutto, è importante non aver subito gol». Proprio vero, ed il merito stavolta è anche di Josè Angel, apparso tonico in attacco, ma soprattutto più concentrato del consueto in difesa. L’impressione, perciò, è che dopo essere scivolato malinconicamente in panchina lo spagnolo voglia riprendersi il tempo perduto, magari fungendo da stimolo al dirimpettaio Rosi, anche lui soggetto ad altimetrie nel rendimento. 
Soliti noti e non solo - Una cosa è certa: lo 0-1 di Palermo ha interrotto una emorragia di gol in trasferta che durava dal 21 dicembre (...). E se il rendimento della vecchia guardia (Totti e De Rossi) o della «meglio gioventù» (Borini e Lamela) non sorprende, per Luis Enrique poter contare su una «classe operaia» solida dà garanzie per il futuro. Non a caso l’allenatore si è prodigato in elogi proprio per Lobont («modernissimo »), Kjaer («un colosso») e Josè Angel («bravissimo»). 
Missione Usa - Intanto la settimana si apre con il viaggio di Franco Baldini negli Stati Uniti. Il d.g. parlerà nelle prossime ore con James Pallotta di marketing, progetti e investimenti. (...)

Rassegna Stampa - Borini caccia all'Europeo

CORRIERE DELLO SPORT (A. Ghiacci) - Il sogno ha cominciato a prendere forma due settimane fa. E si è materializzato in un giorno speciale, il 29 febbraio. Dopo l’amara e pesante sconfitta di Bergamo, il commissario tecnico dell’Italia Cesare Prandelli, ha deciso di lasciare a casa Osvaldo, espulso ed escluso per il codice etico. Al suo posto, ecco un altro giallorosso: Fabio Borini. In programma, proprio nel giorno che capita ogni quattro anni, l’amichevole di Genova contro gli Stati Uniti di Klinsmann. Tappa poco incoraggiante, per gli azzurri, nella marcia di avvicinamento al prossimo europeo: gli Usa hanno vinto per 1-0. Ma tappa altrettanto decisiva, per l’avvio del sogno di Borini: essere convocato per l’Europeo di Polonia e Ucraina del prossimo giugno. (...)

CONTESO - Fino a qualche giorno prima della chiamata di Prandelli, Borini era tra i convocati di Ciro Ferrara e della sua Under 21«Lo teniamo d’occhio - aveva confermato Prandelli - ma ora ha bisogno di fare altra esperienza con l’Under». Poi l’esclusione di Osvaldo e la convocazione dell’attaccante della Roma che compirà 21 anni il 29 di questo mese. E subito, come gli è capitato anche con Luis Enrique in questa stagione, ha fatto breccia nel cuore e nella testa del ct. Per l’atteggiamento, la voglia di non mollare mai, per quell’essere «rompiscatole»come lo definì Carlo Ancelotti ai tempi del Chelsea, per il movimento continuo che assicura per tutti i novanta minuti (...). Un cartellino a metà tra il club giallorosso e il Parma, una comproprietà per la quale è già stato trovato l’accordo per il rinnovo della prossima stagione, otto gol nelle ultime nove partite che ne hanno fatto il miglior cannoniere romanista. E gli occhi rivolti al sogno, a questo punto non così irraggiungibile.

CONCORRENZA - Non sarà facile per Borini, perché la concorrenza è tanta. A partire proprio da quella del compagno di squadra Osvaldo, che lo stesso Prandelli ha già convocato ed elogiato. E a proposito di compagni, va detto che alcuni romanisti sono critici nei confronti di Borini, colpevole secondo loro di troppo egoismo quando si tratta di passare il pallone. L’attaccante di razza però, è fatto proprio così: quando punta la porta non guarda in faccia a nessuno. E se poi lo stesso attaccante, un attimo dopo aver concluso a rete, è sulla trequarti difensiva a rincorrere e pressare gli avversari, le chance di successo per lui aumentano in maniera esponenziale. (...)

Rassegna Stampa - C’è un patto per l’Europa

IL TEMPO (A. Austini) - Ricominciamo. La Roma se l’è detto dopo il derby, perché in fondo la stagione un senso ancora ce l’ha. Una settimana di confronti, allenamenti al limite del maniacale per correggere i difetti, un bel po’ di pacche sulle spalle ai giocatori da incoraggiare. Tutto questo a qualcosa è servito: la vittoria di Palermo ha un valore simbolico che va al di là dei tre punti e una classifica ancora in salita.Simbolico come il nuovo obiettivo inseguito: un posto in Europa League, la succursale della Champions che regala pochi soldi e intasa il calendario. Ma in qualcosa bisogna pur credere. Se il Napoli andrà in finale di Coppa Italia (deve recuperare il 2-1 subito nella prima semifinale a Siena) ai giallorossi basterà difendere l’attuale sesto posto. (...) 
Ricominciamo da Luis Enrique. Il primo motto a Trigoria è stato questo: i dirigenti si sono stretti attorno all’allenatore, mai così abbattuto come al termine di una partita, il derby, che era sicuro di vincere e invece ha perso dopo sette minuti. Se la fiducia della società al tecnico era scontata, quella della squadra no. Eppure, nonostante tutto, non è mai mancata. Da Totti a De Rossi fino alla maggioranza dei «pesci piccoli» dello spogliatoio, i giocatori hanno continuato a seguire Luis Enrique, andando oltre i contrasti sulle regole troppo rigide e i dubbi su un gioco dispendioso e finora poco redditizio. Si è instaurato un rapporto leale, schietto, con il tecnico ad alternare bastone e carota (...)
In settimana si è lavorato sodo sulle palle inattive e le amnesie. «Abbiamo cercato un modo - ha rivelato Kjaer - per evitare di subire sempre il contropiede». I rimedi hanno funzionato per un tempo a Palermo, mentre la seconda parte della gara ha detto che c’è ancora parecchia strada da fare. (...) Bisogna lavorare anche sulla testa. I dirigenti ci hanno provato nei colloqui individuali dopo il derby. Il messaggio per tutti è stato: «Non molliamo, proviamo ad entrare almeno in Europa League». Sabatini ha chiesto una scossa ai vari Josè Angel e Kjaer, ha responsabilizzato Lamela e provato a motivare chi si sente ai margini. Sabato sono arrivate risposte confortanti soprattutto da chi finora (o solo ultimamente come il «Coco») ha deluso.
Genoa, Milan, Novara e Lecce i prossimi quattro ostacoli. «Dobbiamo provare a vincerle tutte da qua alla fine» il messaggio di De Rossi a Palermo. Simbolico anche questo, un modo per provare a ricominciare.

domenica 11 marzo 2012

Rassegna Stampa - Pjanic ci prova per il Genoa

CORRIERE DELLO SPORT (A. Ghiacci) - Un giorno di riposo. Luis Enrique ha deciso di concedere un po' di relax alla squadra: con lo spagnolo dopo le partite è sempre così, perché «il recupero delle energie mentali è importantissimo». E, per un finale di campionato che può riservare ben poco, alla Roma la testa servirà tantissimo. Intanto ieri è proseguito il lavoro per gli infortunati e gli squalificati che a Palermo non c'erano. A otto giorni dalla prossima sfida, quando la sera di lunedì 19 all'Olimpico arriverà il Genoa, il dubbio più grande riguarda il recupero di Pjanic. Il bosniaco è alle prese con la contrattura al flessore della gamba destra e i prossimi giorni di lavoro specifico saranno determinanti: si proverà ad unirlo al gruppo a metà settimana, ma non sarà facile. Pjanic arriva da settimane di impegni senza sosta, sfociati prima con il problema al quadricipite destro e culminati, domenica scorsa nel derby, con il problema all'altra gamba. (...)
RECUPERI - Torneranno invece a disposizione di Luis Enrique altri due centrocampisti. I problemi di Taddei (...) e Perrotta non destano grandi preoccupazioni. Fastidio al polpaccio per Taddei, stesso problema ma alla coscia per Perrotta. Già da domani i due dovrebbero unirsi al resto del gruppo. Ieri a Trigoria hanno lavorato anche gli squalificati Stekelenburg, Osvaldo e Cassetti: scontata la giornata di stop imposta dal giudice sportivo - la seconda e ultima nel caso di Osvaldo e Cassetti - i tre saranno regolarmente a disposizione del tecnico. 
DIFESA - Ancora out e ancora con un percorso lungo da affrontare, i due difensori centrali, Juan e Burdisso. I due sono alle prese con i problemi al ginocchio: distorsione per il brasiliano, post-operazione dopo la rottura dei legamenti per l'argentino. Il lavoro dello staff sanitario proverà ad accorciare i tempi delle complete ristabilizzazioni: l'obiettivo dichiarato è quello di rimettere in piedi Juan e Burdisso per la fine di questo campionato. (...)

Rassegna Stampa - De Rossi: proviamo a vincerle tutte

IL TEMPO (A. Austini) - Un respiro a polmoni pieni e la fiammella di speranza riaccesa. Gli effetti di Palermo-Roma si leggono nelle parole di Daniele De Rossi a fine partita. «Mancano ancora tante gare e vincerne tante, magari tutte, è l’unica cosa che dobbiamo fare. Sarà molto difficile ma - (...) - bisogna almeno provarci perché nulla è impossibile». Al Barbera si è rivista una squadra più ordinata, pronta ad aiutarsi tra i reparti e senza peccati di concentrazione. «Abbiamo fatto un primo tempo importante - (...) - nel secondo abbiamo un pochino sofferto nel finale, ma era normale che fosse così. Se non sei attento, sveglio e anche un po’ smaliziato, fai fatica, qualsiasi sia il tuo allenatore e la mentalità che vuole dare alla squadra. Se dormi, come è successo qualche volta a noi, alla fine non ottieni punti». Insomma il problema è nella testa dei giocatori più che nel manico. «Luis Enrique ha detto rimarrà 4 o 5 anni? È una buona notizia e se rinnova il contratto noi giocatori saremmo felici. Poi, da qua a 5 anni, troppe cose devono succedere e troppe idee possono cambiare. I sette mesi in cui è stato qui sono troppo pochi per giudicarlo. Personalmente non devo stare qui ogni volta a ripetere che mi trovo bene». 
Da un protagonista all’altro, Erik Lamela, tornato a incidere con i suoi colpi di classe. «Sono contento per la prestazione, l’importante era vincere (...) Preferirei giocare da trequartista ma mi adatto alle esigenze dell’allenatore. Messi? Visto da vicino è un fenomeno». È stata la serata del riscatto per molti. Uno su tutti: Simon Kjaer, tornato grande nella «sua» Palermo. «È stata una cosa speciale tornare qui - (...) - e sono contento di aver fatto una bella prestazione. Abbiamo lavorato tanto in settimana per trovare una soluzione dietro ed evitare di prendere contropiedi. Il Palermo nel secondo tempo è entrato in campo con un’altra voglia ma siamo riusciti a tenere». Sul futuro:«Deve decidere Sabatini. Io cerco di migliorarmi giorno per giorno, secondo me mi farebbe male pensare adesso a quello che succederà tra tre mesi. Vedremo, io spero di restare». C’è gloria anche per Lobont: «Ho dato il mio ma sono stati importanti tutti. La Roma ha dimostrato ancora una volta di sapersi rialzare». Ora deve imparare a restare sempre in piedi.