Cerca nel blog

sabato 24 marzo 2012

Milan-Roma, le pagelle dei giallorossi. Stekelenburg il migliore. Disastro difensivo

(a cura della redazione) Queste le pagelle dei giallorossi sconfitti a San Siro, contro il Milan, per 2-1: Stekelenburg 6,5 ; Rosi 4,5 ; Kjaer 4,5 ; Heinze 5 ; Taddei 6 ; De Rossi 5,5 ; Gago 6 (Lamela ng) ; Marquinho 5,5 ; Borini 5,5 (Bojan 5,5) ; Totti 4,5 (Pjanic 5) ; Osvaldo 6.

Milan-Roma, le formazioni ufficiali. Totti-Osvaldo-Borini davanti. Pjanic out, gioca Marquinho

Luis Enrique ha scelto l'undici anti Milan: Stekelenburg, Rosi, Heinze, Kjaer, Taddei, De Rossi, Gago, Marquinho, Totti, Borini, Osvaldo.

Rassegna Stampa - C'è Totti per stupire San Siro


CORRIERE DELLO SPORT (R. Maida) - Certe scene raccontano l’unicità diRoma. E’ metà pomeriggio, c’è ressa davanti al gate B2 di Fiumicino. Il solito pulviscolo di tifosi accompagna il corpo celeste Francesco Totti all’imbarco, tra richieste di autografi e foto. A un certo punto spunta un dipendente dell’aeroporto e urla: «Ciao Francesco, ricordati: sempre forza Lazio!» . Totti sorride e tira dritto. E a chi gli chiede come si senta dopo l’infortunio muscolare che gli ha tolto Roma-Genoa, risponde scuotendo la mano: così così. (...)
IL VIAGGIO - Totti è di buon umore e trasmette sicurezza, come il resto della comitiva che sbarcherà a Milano all’ora dell’ happy hour . In volo il capitano scherza con Heinze e Osvaldo, mentre Luis Enrique ripassa gli appunti di italiano per non pensare al Milan, Sabatini legge i giornali,Marquinho si confronta con De Rossi. Il più serio di tutti è Simon Kjaer, che si distrae con le cuffiette della musica (...)
L’ATMOSFERA - Il gruppo ha davvero la sensazione di essere al momento cruciale del campionato. Vincendo, potrebbe inseguire concretamente la Champions League. E darebbe un segnale di forza di cui a Trigoria hanno bisogno. I giocatori ne hanno parlato tra loro, anche stimolati dall’allenatore che senza presunzione ha assicurato di avere le risorse per battere il Milan: proviamoci. Ecco, la squadra adesso dà l’idea di credere tantissimo nella possibilità di fare un’impresa a San Siro. Tre settimane fa, dopo il derby, la Roma si sarebbe presentata in campo con l’atteggiamento della vittima designata. Oggi invece no, una speranza e una convinzione di base esistono.(...)

Rassegna Stampa - Heinze recupera, dubbio Lamela-Borini


IL TEMPO (M. De Santis) - Un allarme rientrato, una maglietta apposita per l'occasione e due piccoli infortuni dell'ultimo momento. La vigilia di un Milan-Roma buono per tante corse è filata via così, con un Heinze regolarmente in gruppo (...), un Luis Enrique più loquace del solito con la truppa e con Lobont e Greco, lasciati a Roma per un trauma distorsivo al ginocchio sinistro (da valutare nelle prossime ore) e un affaticamento ai flessori della coscia destra, rimpiazzati sull'aereo di ieri per Milano dal giovane Pigliacelli e dal rispolverato Cicinho. Alla Roma, che indosserà per la prima volta una maglietta con il logo «All Inclusive» di Wind, serve una partita, e quindi anche una formazione, perfetta. Con Heinze apparentemente abile e arruolabile, i dubbi restano legati sugli esterni di difesa (...) e davanti. A centrocampo, a meno di una sorprendente scelta di Marquinho, toccherà al trio Gago-De Rossi-Pjanic. In attacco, invece, ci sono cinque candidati per tre posti: i pronostici dicono Totti, Osvaldo e Borini, ma anche Lamela e Bojan nutrono speranze di un impiego dal primo minuto.
Dopo la partita, se davvero la Roma riuscirà ad essere perfetta, è meglio che Luis Enrique tenga acceso il suo telefonino perché potrebbe arrivare una telefonata interessata di Guardiola. «Potrei chiamarlo - ha detto ieri Pep - e non escludo di farlo. Anche se non vorrei disturbarlo». Sulla tratta Roma-Barcellona, parlando di mercato, c'è sempre in sospeso il discorso Bojan. Ieri dalla Spagna circolavano voci di un accordo per un riscatto scontato a 8 milioni in favore della Roma per giugno. La realtà, invece, è che le due società non ne hanno ancora parlato e non hanno fretta di farlo. Ultime dal Brasile: il Corinthians non vuole perdere Dodò a parametro zero. Troppo tardi: la Roma ha già sistemato la faccenda.

venerdì 23 marzo 2012

Milan-Roma, i convocati di Luis Enrique. Ok Heinze. Out Greco

Questa la lista dei convocati di Luis Enrique per Milan-Roma:

BORINI Fabio
CICINHO
CURCI Gianluca
DE ROSSI Daniele
GAGO Fernando
HEINZE Gabriel
KJAER Simon
KRKIC Bojan
LAMELA Erik
MARQUINHO
OSVALDO Pablo Daniel
PERROTTA Simone
PIGLIACELLI Mirko
PJANIC Miralem
ROSI Aleandro
SIMPLICIO Fabio Henrique
STEKELENBURG Maarten
TADDEI Rodrigo
TOTTI Francesco
VALDES J. Angel

Milan-Roma, curiosità in cifre

La Roma è la squadra della serie A 2011/12 ad aver finora segnato il maggior numero di gol in avvio di gara: dal 1' al 15' sono 11 le reti all'attivo. Al secondo posto, con 7 reti nel primo quarto d'ora di gioco, seguono Milan, Udinese e Napoli. L'ultimo gol subito in assoluto dal Milan in campionato risale allo scorso 25 febbraio quando impattò 1-1 in casa contro la Juventus. L'autore del gol bianconero fu Matri all'83': da allora si contano i restanti 7' di quel match, più le intere partite vinte contro Palermo (4-0 in trasferta), Lecce (2-0 in casa) e Parma (2-0 fuori casa), per un totale di 277' di inviolabilità assoluta in serie A. Gennaro Gattuso, se dovesse scendere in campo, festeggerebbe la 500/a presenza ufficiale della propria carriera professionistica in Italia. Le attuali 499 presenze - collezionate con le maglie di Perugia, Salernitana e Milan - sono così suddivise: 364 in serie A, 2 in B, 26 in coppa Italia, 99 nelle coppe europee ed 8 in altri tornei. Il debutto ufficiale assoluto di Gattuso in Italia risale al 10 marzo 1996: Palermo-Perugia 0-1, in serie B. Massimiliano Allegri è ad un solo passo dal conquistare il 100/o risultato utile della propria carriera tecnica in serie A. Gli attuali 99 risultati utili sono così suddivisi: 68 vittorie e 31 pareggi. Il primo risultato positivo di Massimiliano Allegri in serie A risale al 5 ottobre 2008 quando il suo Cagliari impattò 0-0 in casa contro il Milan. L'ultimo gol ufficiale subito in assoluto dalla Roma risale allo scorso 4 marzo quando, in serie A, fu sconfitta in casa per 1-2 dalla Lazio. L'autore del secondo gol laziale fu Mauri al 61': da allora si contano i restanti 29' di quel match, più le intere partite di campionato vinte per 1-0 contro Palermo (in trasferta) e Genoa (in casa), per un totale di 209' di inviolabilità assoluta. (A cura di Football Data)

Milan-Roma, Luis Enrique: "Serve una gara perfetta per battere i rossoneri. Totti? Recuperato"

«Possiamo battere il Milan, ma serve una gara perfetta». Luis Enrique e la Roma sognano l'impresa a San Siro. Domani i giallorossi fanno visita al Milan capolista e vanno a caccia del terzo successo consecutivo per proseguire l'inseguimento al terzo posto. «La gara di domani non cambierà la nostra stagione. Potremmo vincere a Milano e perdere le altre 9 gare. O viceversa. Possiamo battere il Milan, ma dobbiamo essere al 100%: serve una gara perfetta, possiamo farla», dice il tecnico asturiano nella conferenza alla vigilia della sfida con il diavolo. «All'andata il Milan ha vinto qui per 3-2, c'è stata una grande differenza tra le due squadre e il risultato è stato giusto. C'è un divario evidente tra il Milan e noi a livello di regolarità. Il possesso del pallone domani sarà molto importante. Si affrontano due formazioni che vogliono costruire gioco, entrambe vogliono vincere», dice Luis Enrique. «Spero sia una partita divertente per i giocatori e per i tifosi, ma non so se ci saranno 5 gol come all'andata. Ripeto: se non siamo al 100%, è difficilissimo battere il Milan. I nostri avversari, invece, possono vincere contro chiunque anche se non sono al top», aggiunge. La Roma recupera Francesco Totti e Miralem Pjanic. «Totti si è allenato con la squadra per tutta la settimana, è a disposizione in buona condizione anche se non può essere al 100%», spiega. In difesa, invece, c'è un punto interrogativo. «È normale che qualcuno abbia problemi. L'unica situazione veramente preoccupante è quella di Heinze, non sappiamo se sarà della partita», dice riferendosi al centrale argentino. Con una difesa improvvisata, diventerebbe ancor più complicato arginare Zlatan Ibrahimovic: «È sempre difficile fermare un giocatore fortissimo come lui».  

Rassegna Stampa - De Rossi "Ho vinto il Mondiale, ma da bambino sognavo lo scudetto con la Roma. E lo sogno ancora adesso"


CORRIERE DELLA SERA (L. Valdiserri) - Diffidate delle interviste con le domande più lunghe delle risposte. Quando parli con Daniele De Rossi, 28 anni, 272 partite in A e 32 gol con la Roma, campione del mondo 2006, campione d’Europa under 21 2004, bronzo olimpico ad Atene 2004, un contratto fino al 2017 da 10 milioni lordi a stagione più incentivi, le domande sono stritolate dalle risposte. Ha il pregio delle persone intelligenti. È curioso. E introverso. Connubio stimolante.
Domani c’è Milan-Roma. Come sta il tallone? «È più un fastidio che altro. È un dolore, non è un infortunio ».
Soglia del dolore? «Tutti mi dicono: bassa. Non ci convivo bene. Mi lamento. Eppure faccio di tutto per giocare anche quando non sono al meglio. Sono un pessimista. Fino al giovedì, se chiedono ame, sono fuori per infortunio. Il venerdì forse posso andare in panchina. Il sabato gioco. Anche perché non accetto di stare fuori».
Dipendenza da campo? «Giocherei tutte le partite e per 90 minuti. Quando sto fuori per infortunio sono un tormento. In vacanza conto i giorni. Ho sentito tanti giocatori dire: smetto presto e mi godo i soldi. All’inizio la pensavo anch’io così. Poi vedo che cambiano idea e, pian piano, lo sto facendo pure io. Ne conosco uno solo che l’ha detto e l’ha fatto: Hide Nakata. Altra categoria. Altra testa».
Farà l’allenatore? «Non lo so. Una volta avrei detto:mai. L’allenatore, quando perde, è l’uomo più solo del mondo. Però è un modo per restare in questo ambiente che, quando non ce l’hai, ti manca da morire». (...)
Che tipo di padre è? «Giocoso. Amico. A volte mi sono chiesto se non lo sono anche troppo. Poi penso che mio padre era così con me e non sono cresciuto poi tanto male. Vorrei essere per Gaia un padre come quello che ho avuto io».
Suo padre Alberto, per chi non lo sapesse, allena la Roma Primavera che ieri sera, davanti a 20mila spettatori all’Olimpico, ha vinto la Coppa Italia contro la Juve. «Quest’estate, a Ostia, venivano al mare un sacco di ragazzi della Primavera. Albe’ di qua, Albe’ di là. L’avessi fatto io con i miei allenatori delle giovanili, sai che schiaffoni volavano! L’ho detto, è un amico».
Dicono che alle partite della Primavera lei si trasformi in ultrà. È vero? «Lo ammetto. Ci soffro troppo. E immagino quanto soffra mio padre in certe mie partite importanti».
A 22 anni campione del mondo. Sembrava tutta in discesa, poi ha vinto poco. «È così. Non posso essere contentissimo della mia bacheca. Ma sono felice di come sono cresciuto, come calciatore e come uomo. Sono orgoglioso del rispetto che percepisco da parte di avversari e tifosi ».
Cambierebbe il Mondiale con uno scudetto? «Vincere un Mondiale è indimenticabile, ma io non nasco tifoso dell’Italia. Nasco tifoso della Roma. Da bambino sognavo lo scudetto. Ci stavo dentro a quel sogno, era a mia misura, mi sembrava possibile. Poi è finita che ho vinto il Mondiale e che lo scudetto sto ancora ad aspettarlo».
Luis Enrique è l’allenatore giusto per vincerlo? «A me la sua idea di calcio piace. Me ne parlava Guardiola, quando era alla Roma, e ora posso provare a giocarlo anche se il paragone con il Barcellona ti ammazza, perché loro sono troppo forti. Però, se non ci provi, non ci riuscirai mai».
Luis Enrique l’ha lasciata in tribuna per 5’ di ritardo alla riunione tecnica. «C’è una regola e va rispettata. Una maledetta regola? Può anche essere, ma questo non cambia la realtà. La conoscevo e a Bergamo, contro l’Atalanta, ero il capitano, visto che mancava Totti».
L’allenatore è lei: non fa giocare uno per un ritardo? «Se ho messo la regola, chi sgarra non gioca. Magari, da allenatore, non metto quella regola. Una multa? Non è la stessa cosa. Ne ho prese, semmai, perché qualche volta ho dimenticato di firmare il foglio che è in bacheca a Trigoria e che va siglato un’ora prima dell’inizio dell’allenamento. Ero arrivato in orario, ma me ne ero scordato ».
La sua attuale compagna, l’attrice Sarah Felberbaum, ha raccontato a «Sette» che la prima volta che l’ha incontrata non sapeva chi fosse. «Sapeva vagamente che esisteva un calciatore De Rossi, ma se mi avesse incontrato per strada non mi avrebbe riconosciuto. Per lei il calcio era, al massimo, Totti e Buffon. E suo padre, simpaticissimo, che viene allo stadio con il cuscino da mettere sopra al seggiolino, non sapeva nemmeno chi fosse Totti. Ci siamo incontrati, per caso, in un ristorante e Francesco ci ha salutato. È il capitano, hanno detto tutti. E il padre di Sarah: il capitano di che cosa?». (...)
Agassi, nella sua biografia, racconta di essersi infuriato assistendo sul set a una scena in cui Brooke Shields leccava la mano di un attore. Lei è geloso di Sarah e del suo lavoro? «So che è un lavoro, ma evito di andare sul set. Lei me lo ha chiesto: vieni a vedere come è, si gira una scena spinta e poi, allo stop, ci si rimette a parlare dei figli o del tempo. Lo capisco, ma anche se non lo vedo è lo stesso». (...)
Ascolta le radio romane? Negli ultimi giorni sono usciti dossier per screditare Baldini, truffe contro la Roma, si è mossa la magistratura... «Sono garantista, non giudico nel merito. Sono finito in prima pagina perché uno che non sentivo da dieci anni ha fatto il mio nome a caso nello scandalo scommesse. Capisco i tifosi delle squadre, lo sono anch’io, sono un tifoso che va in campo e non in curva, ma non capisco i tifosi delle radio o delle presidenze. Succede solo a Roma».
La Roma è in partnership con la Disney: che personaggio le faranno fare? «Paperon de’ Paperoni. Con quel contratto che mi hanno fatto...».

Rassegna Stampa - Sabatini «Roma, compro due-tre campioni»


CORRIERE DELLO SPORT (R. Maida) - Nel Real Madrid dei primi Anni Duemila si chiamavano Zidanes e Pavones i neologismi che sintetizzavano la politica galattica. Zidane era già Zidane, mentre Pavon era un ragazzino emergente. La strategia di rafforzamento era quella lì: spendere molti soldi per campioni affermati e valorizzare nello stesso tempo i calciatori giovani. Il Barcellona ha studiato l’idea adattandola e perfezionandola, adesso anche la Roma si sta allineando in proporzione alle proprie possibilità: va bene Dodò, che è stato preso a costo zero dal Corinthians, ma serviranno anche Otamendi, Isla, Lucas o Paulinho, Palacio o Rossi per essere competitivi. 
L’INTERVENTO - Il manifesto di mercato è stato pubblicato ieri da Walter Sabatini, intervistato da Rete Sport: «Quest’anno dobbiamo integrare l’organico. Non compreremo tanti giocatori, compreremo giocatori di qualità che sappiano migliorare il talento e la spettacolarità della squadra. Chi va allo stadio deve divertirsi nel guardare le partite della propria squadra» .(...) «Abbiamo bisogno di due o tre calciatori di livello chiaro, accertato, che abbiano curriculum. Per il resto continueremo a seguire il nostro percorso, che prevede l’inserimento dei ragazzi nel gruppo a disposizione di Luis Enrique» . A scanso di equivoci Dodò, che ha appena compiuto 20 anni e sta guarendo da un serio infortunio al ginocchio, è un investimento per il futuro: «Certe operazioni sono utili alla società perché certi giovani hanno i mezzi per accrescerne il potenziale. Ma non possiamo pensare che ragazzi di 19 o 20 anni imprimano velocemente la svolta a una squadra. In ogni caso, anche in quella fascia di età, io cerco giocatori importanti» . Gli viene domandato della convalescenza di Isla, su cui ora è entrata forte l’Inter:«Domanda tendenziosa... Non conosco i dettagli, mi interessa più Burdisso che sta bruciando le tappe e potrebbe rientrare prima della fine del campionato. Giocheranno insieme Nicolas e Isla? Non lo so» 
SPIGOLI - Sabatini conferma di aver sbagliato a non rinforzare la Roma a gennaio con un difensore: «Ho messo in difficoltà l’allenatore, anche se devo ammettere che non è semplice prendere nel mercato di riparazione i grandi calciatori. Soprattutto tra i centrali» . E’ stato più facile piazzare Borriello alla Juventus in prestito. (...)  «Non esiste un obbligo di riscatto né un accordo tra galantuomini. La Juventus ha un’opzione per acquistare il giocatore. In questo momento tutto sembra negativo ma Borriello è un attaccante forte. Gli basterebbero due o tre partite di livello per cambiare la situazione» 
LE FIRME - Intanto manca ancora l’annuncio del suo rinnovo contrattuale, che sembrava scontato dopo il derby. Sabatini chiarisce: «In certi momenti bisogna uscire allo scoperto. Dopo Roma-Lazio ho dato la disponibilità e ho messo una firma, adesso la società deve decidere cosa fare. Sarò il direttore sportivo della Roma fin quando la Roma lo vorrà» .Se è così, non ci saranno difficoltà perché la Roma lo vuole senz’altro. Il prossimo anno, peraltro, Sabatini potrebbe ottenere un nuovo “vice” che affiancherà Frederic Massara: Pasquale Sensibile, oggi direttore sportivo della Sampdoria. I due hanno lavorato già insieme con profitto nel Palermo e si sono incontrati lunedì a pranzo, prima di Roma-Genoa. 

Rassegna Stampa - Sì, Viviani crede ai suoi occhi


GAZZETTA DELLO SPORT (F. Oddi) - Delle tre finali giocate all’Olimpico nell’ultimo anno, l’unica che ha vinto è l’unica in cui non ha segnato. Era il solo ad avere un po’ di confidenza con quel prato, Federico Viviani, e teoricamente quello che si giocava di meno, visto che scendeva in campo contro la Primavera di un club che aveva già affrontato a livello di prima squadra, in questo stesso stadio e da titolare. Eppure, neanche tre minuti dopo il fischio finale, era già in mutande e canottiera, (...) a prendere una nuova divisa di gioco, con Elena Turra che lo ha anche ripreso, intimandogli di tirarsi su i calzettoni prima di salire sul palco della premiazione.
Felice Alla seconda uscita dal campo non ci sarà neanche più quella di maglietta numero 6: l’intervista a SportItalia la farà con quella a tinta unita che portava sotto. «Questa vittoria haun sapore particolare, ci tenevamo tantissimo (...), ci avevamo già provato lo scorso anno, ma era andata male. Quella di Torino è stata tra le nostre migliori partite, abbiamo costruito lì la nostra vittoria. Il pubblico? Se non ci sei abituato le gambe ti tremano. Alzare la coppa dopo Totti è un grande onore, come allenarmi con lui tutti i giorni. E Luis Enrique lo devo solo ringraziare, per i tanti consigli, e per aver puntato su dimesin dall’inizio ».
Festa di compleanno Farà vent’anni domani, giusto un anno fa debuttava in Nazionale nella sua Viterbo contro l’Olanda: era l’under 20, ora ha nel mirino l’under 21, che avrebbe anche raggiunto, se la Roma non gli avesse fatto saltare uno stage per averlo in campo proprio nella semifinale di Coppa, 6-1 al Milan. Nel 2007, coi Giovanissimi, la Roma stava perdendo la finale scudetto, lui entrò e si procurò il rigore del pareggio, al padre lo raccontarono al telefono, il primo trionfo del figlio: giocava talmente poco che neanche si era andato a vedere le Final Eight. Ieri no, ieri stava in tribuna, ad ammirare il suo ragazzo alzare la Coppa, 18 anni dopo Totti.

giovedì 22 marzo 2012

Roma, Sabatini: "Abbiamo bisogno di 2-3 giocatori di qualità. Il Milan? I ragazzi hanno una grande occasione"

 «Spero che affronteremo il Milan con una consapevolezza nuova perchè questa squadra ancora non sa quanto può dare dentro un campo di calcio. È una grande occasione e i ragazzi lo sanno». A 48 ore dalla trasferta di San Siro, Walter Sabatini prova a caricare la formazione di Luis Enrique, costretta a centrare un risultato positivo nella sfida di sabato per non veder svanire le residue speranze d'accesso alla prossima Champions League. Il direttore sportivo giallorosso sa perfettamente, infatti, che la corsa al terzo posto passerà inevitabilmente dal confronto coi rossoneri di Ibrahimovic. E a dover limitare le giocate dell'attaccante svedese potrebbe essere una coppia difensiva inedita. I problemi all'anca sinistra di Heinze, anche se in fase di miglioramento, tengono in apprensione lo staff medico romanista, e non è escluso che alla fine possa nuovamente essere arretrato De Rossi (come contro la Juventus) al fianco di Kjaer. I due sono stati provati in allenamento da Luis Enrique, ma solo tra 24 ore si saprà se dovranno fare reparto a San Siro. Nella rifinitura di domani, infatti, Heinze proverà a rientrare in gruppo - dopo il colpo subito col Genoa ha svolto per due giorni lavoro di scarico in palestra, mentre oggi ha fatto solo differenziato e fisioterapia -, ma se dovesse sentire ancora dolore il forfait sarebbe automatico. In quel caso, la casella lasciata libera da De Rossi in mezzo al campo verrebbe occupata da Greco, che completerebbe il terzetto di centrocampo con Gago e Pjanic. Sempre domani Luis Enrique scioglierà poi gli ultimi dubbi in attacco: sicuri del posto capitan Totti e Osvaldo, mentre per la terza maglia sarà ballottaggio tra Lamela, Bojan e Borini, con quest'ultimo favorito e provato in allenamento nel tridente titolare. E, in vista della prossima sessione, il direttore sportivo è già tornato all'opera chiudendo di fatto a costo zero l'operazione Dodò, 20enne terzino sinistro di proprietà del Corinthians, e dettando la linea del mercato che sarà: «Dovremo integrare l'organico, abbiamo bisogno di 2-3 calciatori di livello accertato. Vogliamo alzare la soglia del talento, della spettacolarità del gioco. Dobbiamo puntare più sulla qualità che sul numero dei giocatori». 

Roma, Borini: "Proveremo a sorprendere il Milan. Spero di andare agli Europei"

«Sarà una Roma all'attacco anche a Milano? Sicuramente si, noi abbiamo sempre mantenuto il nostro stile di gioco, in casa e fuori casa, e anche contro il Milan manterremo la stessa cosa». Lo ha detto l'attaccante della Roma Fabio Borini ai microfoni di Sky Sport24. Il Milan ha maggiore tradizione dalla sua parte, secondo la giovane punta giallorossa. «Il Milan è sempre stata una grande squadra, lotta per lo scudetto, per la Champions League, ha sempre lottato su più fronti. Però, si può mettere in difficoltà lo stesso, perchè è stata molto impegnata. Può essere una distrazione il Barcellona per il Milan? Potrebbe esserlo, ma il Milan fa grandi sfide una dietro l'altra. Quindi, non penso che si faranno distrarre dal Barcellona o dalla Roma». La sconfitta subita all'Olimpico all'andata ha insegnato qualcosa alla Roma. «Sicuramente, di essere più attenti, abbiamo preso gol sempre su cross, quindi, quello l'abbiamo migliorato e saremo più attenti. Ibrahimovic? È un giocatore fortissimo, forse quello adesso più in forma, insieme a Messi e Ronaldo. Ha grandissime doti tecniche e tattiche e fa sempre la differenza qua in Italia», aggiunge Borini. Infine, l'attaccante giallorosso, ha concluso parlando di nazionale e dei suoi obiettivi personali: «EuropeiCi spero ma, più che altro, dipende da me, devo lavorare sempre bene, essere costante nei risultati e nelle prestazioni. Poi, c’è chi prende le decisioni».

Rassegna Stampa - Sul mercato l'ombra di Borriello


CORRIERE DELLO SPORT (R. Maida) - C’è un problema che sta angustiando i dirigenti della Roma in vista della prossima stagione: Marco Borriello. Passato in prestito alla Juventus nel mercato di gennaio, dopo mesi in cui Luis Enrique lo aveva lasciato ai margini della squadra, dovrebbe tornare a Trigoria alla fine della stagione.
DELUSIONE - Anche a Torino, stritolato dalla concorrenza e da un periodo di scarsa vena, Borriello ha deluso le aspettative dell’allenatore (Conte) e dei dirigenti che lo avevano individuato come rinforzo decisivo nella lotta scudetto. E allora, salvo prestazioni scintillanti dei prossimi due mesi, la Juve non lo riscatterà. L’accordo stipulato a gennaio prevedeva il pagamento di 500.000 euro per il prestito oneroso, con diritto di acquisto fissato a 8 milioni. Si era parlato nelle scorse settimane di una stretta di mano attraverso la quale Marotta si era impegnato a comprare il giocatore a giugno, ma le due società smentiscono.
PESO - E così la Roma si ritroverà tra le mani un attaccante di 30 anni che ha un ingaggio da circa 4 milioni netti e un contratto lunghissimo: fino al 2015. Nell’ottica di una riduzione dei salari, Sabatini dovrà impegnarsi per trovargli una squadra. Operazione non semplice, dopo un’annata così scura. (...)
DECLINO - E pensare che soltanto un anno e mezzo fa Borriello aveva generato un duello di mercato tra Roma e Juventus, con la Roma capace di arrivare prima. All’epoca, a fine agosto del 2010, centinaia di tifosi accolsero il nuovo campione a Ciampino. (...)

Rassegna Stampa - Primavera super con Dodò & compagni

LEGGO (F. Balzani) - «Largo ai giovani». Lo slogan a Trigoria è ormai trito e ritrito, ma non si tratta solo di parole. Dopo gli acquisti di Lamela, Borini, Pjanic, Bojan, Josè Angel e Nego, il ds Sabatini ha proseguito la sua caccia agli under 20 di tutto il mondo ingaggiando a gennaio Nico Lopez e Alexis Ferrante, rispettivamente 19 e 17 anni, e assicurandosi con netto anticipo le prestazioni di Dodò Jankovic. Il primo, terzino sinistro classe ‘92 del Corinthians ma attualmente al Bahia allenato Falcao, sbarcherà entro il fine settimana nella capitale per firmare il contratto che lo legherà alla Roma per 4 stagioni. Jankovic, trequartista 17enne della Stella Rossa (...) ha già detto sì alla proposta di Sabatini. 
Due operazioni elogiate da diversi operatori di mercato che andranno a incrementare il tasso tecnico (già altissimo) della Primavera. Dopo Nego, Nico Lopez e Ferrante, quindi Alberto De Rossi potrà contare su altri due gioielli, o meglio tre. Sembra vicino infatti anche l’acquisto di Wallace, terzino destro, anche lui 17enne, della Fluminense definito in Brasile «il nuovo Maicon». Senza dimenticare che arriveranno Cirigliano e Pezzella del River Plate. Giovani di sicura prospettiva, che non corrispondo però ai giocatori «di alto profilo» promessi dalla dirigenza. Sabatini nel prossimo mercato dovrà assicurare a Luis Enrique almeno 4 acquisti già maturi. Isla, Bastos, Palacio e Silvestre sono i nomi che continuano a circolare a Trigoria, ma un’eventuale qualificazione in Champions League spalancherebbe le porte a un grande acquisto: Giuseppe Rossi o Pedro. Il Villarreal (...) sarebbe disposto a cedere l’attaccante azzurro per 15 milioni. «Giuseppe vuole giocare in un club che gioca la Champions», ha però precisato il suo agente. Pedro, invece, visto l’arrivo imminente di Neymar e il recupero di Villa, potrebbe essere ceduto in prestito. 

Rassegna Stampa - Totti ritrova lo stadio portafortuna: 12 gol a S. Siro

GAZZETTA DELLO SPORT (M. Cecchini) - Il tempo che passa, in fondo, è scandito anche dal colore che assumono certe frasi. «Non si è sentita la mancanza di Totti », ha detto per esempio lunedì sera Luis Enrique, pur insoddisfatto dicome era arrivata la vittoria contro il Genoa. Ecco, fino a poche settimane fa un’affermazione del genere sarebbe parsa una bestemmia, invece l’attualità, pur in questa maniera un po’ cruda, vuole raccontare la profondità del progetto scandito dai dirigenti della nuova Roma. Ma quando c’è la storia che passa, il capitano torna improvvisamente di moda. 
ElisirSan Siro D’altronde i numeri parlano chiaro; in questa stagione, quando il capitano è mancato, la squadra di Luis Enrique ha accumulato 6 sconfitte e solo 3 vittorie. Motivo in più per puntare forte sul suo ritorno in campo sabato contro il Milan, visto che ieri (...) Totti era regolarmente in gruppo, così come Pjanic. I fastidi muscolari insomma sono smaltito, cosicché il numero dieci fa sapere: «Sto bene. E mi sento pronto». Quasi una sfida, se si pensa che proprio San Siro è lo stadio in cui (Olimpico a parte) ha segnato più gol in carriera. Esattamente 12, dei quali 7 al Milan e 5 all’Inter. Inutile dire che la caccia al 13 è già lanciata, confidando nel classico portafortuna italico. Ce n’è bisogno, visto che quello di Milano è anche lo stadio in cui Totti ha perso di più: 19 volte a fronte di 5 vittorie in 37 partite disputate. 
Il digiuno Ma i numeri non raccontano tutta la verità. Ad esempio non si spiegherebbe la fiducia della Roma in Lamela a fronte dell’unico gol realizzato in campionato. Invece l’argentino ha talento da campione, non appannato neppure dal fatto che il primo candidato a cedere il posto da titolare a Totti sembra proprio lui, consentendo al capitano di affiancare i due cannonieri principi della squadra: Osvaldo e Borini. A proposito, il gol al numero dieci giallorosso manca, e parecchio. Finora in questa stagione ne ha realizzati solo 4 (...), senza contare che in trasferta non va in rete dal primo maggio scorso (Bari-Roma 2-3). Motivo in più per cercare di riprendere la marcia nella classifica dei cannonieri della storia della SerieA proprio sabato contro la capolista. (...)
Prime in classifica A proposito di graduatoria, meglio non perdere vista questo dato. Alla fine dei primi tempi Milan e Roma sarebbero in testa alla classifica con 52 punti. Poi, mentre nella ripresa i ragazzi di Luis Enrique scivolano al penultimo posto, quelli di Allegri restano in testa. Morale? Vista la battaglia combattuta martedì dai rossoneri contro la Juventus (...), a Trigoria si stanno già fregando le mani. Se c’è una logica, oltre alla solita partenza sprint (11 gol nei primi 15 minuti), i giallorossi dovrebbero contare su un calo del Milan. (...)

mercoledì 21 marzo 2012

Roma, Borini: "Serve continuità per raggiungere il terzo posto"

Fabio Borini, attaccante della Roma, presente all'evento 'Oro&Porpora', ha così parlato a pochi giorni dalla sfida di San Siro contro il Milan: “Continuità? Si, è quello che ci serve e di cui abbia sempre bisogno. Farà la differenza da adesso fino alla fine. E’ tutto il campionato che cerchiamo di essere continui e con il passare del tempo ci troviamo sempre meglio. I risultati arrivano da soli e arriveranno anche quelli positivi. Il Milan? E' Una squadra che vuole vincere tutte le partite, che siano Coppa Italia, Champions o amichevoli. Ha l’organico per farlo quindi sarà una partita durissima come sempre e noi ci proveremo fino alla fine a dargli fastidio. La mia avventura a Roma? Sta andando benissimo. Neanche io mi aspettavo andasse così bene. Il merito va senza dubbio al lavoro della società e quello mio personale. Luis Enrique ha cambiato qualcosa? Tatticamente abbiamo tenuto lo stesso modo di giocare, forse c’è un pò più di spirito di sacrificio. C’è più costanza nel fare le stesse cose e questo aiuta”.

Rassegna Stampa - Osvaldo-Borini, la coppia che spinge verso l’Europa


CORRIERE DELLA SERA (G. Piacentini) - Diciassette gol in due (senza rigori), che consentono alla Roma di essere ancora in corsa per un posto in Europa. Contro il Genoa, Daniel Osvaldo ha segnato la sua ottava rete in campionato, interrompendo un digiuno che durava dal 21 dicembre: 89 giorni in cui a tenere a galla la formazione giallorossa ci ha pensato Fabio Borini, che di gol in campionato ne ha segnati 9, gli stessi che hanno messo insieme Totti (4), Bojan (4) e Lamela (1). In pratica, la coppia Osvaldo-Borini (...) ha portato 31 (19 l’argentino, 12 l’ex del Chelsea) dei 44 punti conquistati in campionato.
La curiosità è che i due non sono mai andati a segno nella stessa partita, distribuendo le loro 17 reti in 16 partite (...). Un bel vantaggio per Luis Enrique, che in avanti ha l’imbarazzo della scelta, considerando il recupero di Totti (...), il buon momento di forma di Bojan, che si candida per una maglia da titolare contro il Milan, e la presenza di Lamela. L’altro dato positivo emerso dalla gara col Genoa è che la formazione giallorossa per la seconda volta consecutiva ha mantenuto la porta inviolata.
De Rossi più basso a copertura dei due centrali di difesa e gli esterni che si sono alternati nelle discese non lasciando mai da soli Heinze e Kjaer sono i (piccoli) cambiamenti di Lucho rispetto al passato. Al futuro pensa invece il d.g. Franco Baldini, intervenuto alla tavola rotonda sui giovani e lo sport organizzata allo Iusm. «I giovani (...) si devono usare come un credo. Noi ci abbiamo puntato molto e ci saremmo aspettati più comprensione dai media e dalle istituzioni, invece è stato più forte il supporto dai tifosi». Roma-Juve Primavera, finale di ritorno di Coppa Italia domani sera all’Olimpico: staccati 15mila biglietti.

Rassegna Stampa - Roma, la sorpresa è Dodò


CORRIERE DELLO SPORT (A. Ghiacci) - Giovani e di prospettiva. Così saranno i prossimi rinforzi della Roma. Pur rispettando il criterio, dettato da Sabatini stesso, di essere «giocatori di alto livello». E potrebbe rientrare in questo identikit anche José Rodolfo Pires Ribeiro, meglio noto come Dodò, esterno sinistro brasiliano di proprietà del Corinthians. Sembrerebbe infatti essere proprio lui il nuovo acquisto del club giallorosso in vista della prossima stagione. Voci dal Brasile danno ormai per raggiunto un accordo di massima, per l’ufficialità del quale mancherebbero solo le firme. Si farà? Nei prossimi giorni la decisione finale: il sì sarebbe a un passo, e il giocatore sarebbe già arrivato in Italia. (...)
CLASSE  - Dodò è di un mese più “vecchio” di Lamela: è nato il 6 febbraio, l’argentino il 4, entrambi nel 1992. Il giovane mancino ha ancora tutto da dimostrare. A favore di Dodò parla l’opzione che su di lui aveva avuto per un periodo il Manchester United, un paio di anni fa. Giovanissimo, a 15 anni, Dodò è stato notato dal Corinthians, che dopo un paio di stagioni passate tra i giovani gli ha regalato l’opportunità del grande calcio: l’esordio in prima squadra risale al 2010. Ora, però, Dodò è alle prese con un infortunio abbastanza importante, di mezzo ci sono i legamenti. Il suo ritorno all’attività è previsto tra un paio di mesi. (...)
TECNICA - Da due anni a questa parte, Dodò frequenta assiduamente le varie categorie della nazionale brasiliana. Prima l’Under 17, poi l’Under 19: anche in maglia verdeoro le soddisfazioni e i pareri positivi non sono mancati. Da parecchie fonti è stato definito un ottimo prospetto. Ecco perché un club come il Manchester United, che fa della politica basata sulle scoperte di giovani in giro per il mondo il suo credo, aveva bloccato il ragazzo nel 2010, salvo poi far scadere un’opzione che già allora parlava di un paio di milioni di euro. Ora però sembrerebbe esserci arrivato l’occhio di Sabatini: alcuni degli operatori di sua fiducia sono in Brasile da giorni, la sua partenza dovrebbe essere molto vicina, visto che è in programma da settimane. (...)

Rassegna Stampa - I mugugni di Luis e un futuro in Asia

GAZZETTA DELLO SPORT (A. Catapano) - Tra rimpianti passati, interrogativi presenti e ambizioni future. Giorni di riflessioni e speranze, a Trigoria. Dove sarebbe oggi la Roma se non avesse lasciato per strada punti come le briciole di Pollicino? Perché Luis Enrique era così insoddisfatto della vittoria sul Genoa, che pure ha riportato la squadra in lotta per la Champions? Infine, dove sarà questa società quando il marketing girerà a pieno regime? 
Il futuro Si prospetta un interessante connubio tra la filosofia del «largo ai giovani» e la politica dell’espansione territoriale. La Roma americana ha mirato per primi gli Stati Uniti e ha piazzato subito un accordo con la Disney (anche ieri celebrato dal manager della major Patrick Dicks: «Legare il nostro nome alla Roma è una grande opportunità, cominceremo a promuovere il marchio giallorosso a maggio»), ma prepara prossime espansioni in Asia, con un ciclo di amichevoli anche lì. E per puntellare la squadra, intanto, Walter Sabatini ha messo le mani su Dodò: non l’uccello dell’Albero Azzurro, ma il terzino sinistro appena tornato al Corinthians dal Bahia. Brasiliano, ha il contratto in scadenza e un crociato rotto a novembre. Soprattutto, ha compiuto da poco 20 anni. «Perché la Roma—ha ribadito ieri il direttore generale Franco Baldini—continuerà a puntare sui giovani»
Il presente È fatto di una squadra che sta imparando a camminare da sola. Meno bella ma più concreta, e il paradosso (...) è che non piace a Luis Enrique. Che qualche giocatore abbia deciso di fare di testa propria per portare a casa almeno una qualificazione all’Europa League? Sabato, a Milano, il banco di prova più autorevole. Heinze ci sarà nonostante il dolore all’anca, Pjanic stringerà i denti, Totti, superato il problemino muscolare, cercherà un gol in trasferta che gli manca da dieci mesi. (...)

martedì 20 marzo 2012

Roma, i giallorossi nella 'Top 10' dei migliori club del XXI secolo

È il Barcellona il miglior club del XXI° secolo, davanti a Manchester United e Arsenal. A decretarlo è l'Istituto Mondiale di Storia e Statistica del calcio Iffhs, che ha stilato la classifica dei migliori club europei del 21esimo secolo. Per quanto riguarda le squadre italiane, davanti a tutte c'è l'Inter con 2567 punti al quinto posto, seguita dal Milan all'ottavo con 2490, dalla Roma al decimo posto con 2140 punti e dalla Juventus 14esima con 2006 punti. Appena 33esima la Lazio. Questa la classifica delle prime 10 posizioni: Barcellona 2917, Manchester United 2793, Arsenal 2618, Real Madrid 2569, Inter 2567, Bayern Monaco 2544, Liverpool 2538, Milan 2490, Chelsea 2412, Roma 2140. 

Roma, Josè Angel: "Vogliamo un posto in Europa"

«La Roma è una squadra che sta crescendo di giorno in giorno e ora, dopo gli ultimi risultati, aspira a ottenere un posto in Europa per la prossima stagione. Ma non sarà facile». L'esterno della Roma, Josè Angel, sul blog ufficiale della società, commenta la stagione fin qui disputata dalla sua squadra. «Questo è un anno di transizione per me come per altri giocatori giovani che sono arrivati qui. Non è certamente facile adattarsi ad un campionato come la Serie A. Le esigenze del campionato italiano sono enormi e non sono consentiti errori. Ogni squadra, come stiamo vedendo in questa stagione, può causare problemi. Il gioco in Italia, richiede una grande forza fisica, concentrazione e una mentalità competitiva». 
Sulle sue prestazioni in campo, Josè Angel afferma: «L'inizio della mia stagione è stata molto positiva. Ho giocato fin dall'inizio, ma poi sono stato costretto ad una pausa dopo il cartellino rosso contro il Cagliari. La concorrenza in squadra è molto alta, e mi sono alternato sulla fascia sinistra con Rodrigo Taddei. E 'una sana competizione che mi aiuta a crescere come giocatore professionista». 
Da qualche gara, però, lo spagnolo ha riconquistato il posto in squadra da titolare: «Sono molto contento di come stanno andando le cose in questa ultima parte della stagione. Le ultime partite contro Lazio, Palermo e Genova erano molto difficili e mi hanno permesso di continuare a migliorare e dare il mio contributo. Durante questo periodo mi sono reso conto di quanto chiedono i tifosi della Roma. Sono molto attenti all'evoluzione dei giocatori, critici quando le cose non vanno bene, ma anche molto generosi quando il lavoro è positivo. E i tifosi sono sempre nei miei pensieri ogni volta che esco dal campo». 

Rassegna Stampa - Totti e Pjanic si prenotano per il Milan


CORRIERE DELLO SPORT (A. Ghiacci) - Le condizioni di Totti e PjanicIeri sera erano entrambi in tribuna a tifare sperando, sabato prossimo, di rispondere presente a San Siro contro il Milano. Sono loro due i maggiori dubbi nell’ottica del recupero degli indisponibili. Oggi la Roma si allenerà a Trigoria: chi ha giocato ieri sera con il Genoa svolgerà defaticante. (...) sia Totti che Pjanic dovrebbero lavorare con il resto del gruppo già dalla seduta odierna. Gli ultimissimi esami e poi il via libera dello staff medico, con quattro allenamenti in vista prima della partenza per il capoluogo lombardo. (...)
DIECI - E’ proseguito anche ieri il lavoro specifico del numero dieci giallorosso, alle prese con i postumi dell’elongazione al bicipite femorale sinistro. I dottori contano di inserirlo per una buona parte della seduta con chi effettuerà l’allenamento vero e proprio. Ci sarà da valutare ancora le condizioni del capitano: nessuno vuole correre rischi. Ma le risposte arrivate dal muscolo di Totti nei giorni scorsi sono sate buone. (...) I tempi, per quanto riguarda Totti, sono stati rispettati: se le prime indicazioni di oggi saranno positive sarà sicura la sua presenza a Milano.
MEZZALA - Anche Pjanic, che come Totti arriva da un problema alla coscia sinistra, è in netto miglioramento. Già domenica ha svolto parte dell’allenamento con la squadra. I dottori che ne stanno seguendo la ripresa hanno parlato di «guarigione clinica». Ciò significa che il problema è risolto? Quasi. E infatti a Trigoria aspettano di vedere come Pjanic reagirà già oggi a carichi maggiori di lavoro, soprattutto in fase di corsa, con cambi di ritmo e direzione. (...)
ALTRI - Da valutare infine le condizione di Cassetti. Il difensore si è fermato sabato scorso, per un problema al tendine del ginocchio sinistro. Cassetti proseguirà ancora oggi lavoro specifico, per poi provare a unirsi ai compagni domani. Chi invece sta bene ma appare ormai ai margini della squadra, è Perrotta. Ieri Luis Enrique al suo posto ha portato Viviani. (...)
STADIO - Ieri sera l’Olimpico si è schierato con Eric Abidal e Fabrice Moumba. I giocatori giallorossi hanno effettuato il riscaldamento con una maglietta che invitava il mancino del Barcellona a non mollare. Lo speaker dello stadio invece, ha richiamato l’attenzione anche sul giovane mediano del Bolton, e invitato il pubblico ad un applauso di partecipazione. Prima dell’inizio, in curva Sud è apparso uno striscione, chiaro: «Noi sosteniamo le vostre idee ma la nostra voce merita sfide europee»

Rassegna Stampa - Sei anni nella casa di Topolino


IL MESSAGGERO (S. Carina) - Un accordo storico. La Roma sbarca negli Usa e si lega per sei anni al colosso statunitense dell’animazione, Walt Disney. Una partnership, quella che il club giallorosso istaura con uno dei nomi più conosciuti a livello globale, che Mark Pannes, vero artefice dell’intesa, definisce «il primo passo che faremo negli Stati Uniti». Una mossa commerciale che consentirà alla Roma di affiancare il suo marchio a brand decisamente più noti nel mondo e già nel circuito Disney: i Tampa Bay Bucaneers, giganti del Football Usa, ma anche gli Orlando Magic, squadra storica della Nba, e gli Atlanta Braves, del baseball.
Senza contare, poi, che per tutta la durata dell'accordo, Totti e compagni svolgeranno la preparazione invernale sotto il sole della Florida, ad Orlando, all'interno delle strutture dell'Espn Wide World of Sports, un centro all'avanguardia di proprietà dell'emittente sportiva acquistata dalla Disney. «Strutture impressionanti», ha commentato Baldini, che tra sabato e domenica ha avuto la possibilità di visitare il centro sportivo (...) per la firma dell'intesa, prima di rientrare in Italia e assistere ieri sera alla gara di campionato contro il Genoa: «Avere la possibilità di venire ad allenarsi in questo complesso e con un buon clima durante la pausa invernale sarà un grande vantaggio».
Non solo a livello di preparazione: la Roma, infatti, per quel periodo diventerà il club di calcio ufficiale dell'Espn Wide World of Sports. In tutta la struttura saranno quindi presenti insegne e materiale pubblicitario della società capitolina, che sarà testimonial di numerosi eventi di calcio giovanile organizzati dalla Disney presso l'impianto. Opportunità che non vede entusiasta solamente il direttore generale giallorosso ma anche Patrick Dicks, manager dell'area sportiva della Disney e figlio di Alan Dicks, ex giocatore del Chelsea e ex allenatore di varie squadre della Premier League. Fino a ieri, Dicks junior aveva seguito il rapporto che legava la Disney al Chelsea. Oggi può sorridere dell'intesa con la Roma: «Siamo felicissimi di questo accordo con la Roma che ci consentirà di creare esperienze di gioco uniche per atleti, tecnici e tifosi presso il nostro centro sportivo. (...)».
E a proposito di giovani: a Trigoria non si perderà tempo e sarà inviata già da quest’anno una propria rappresentativa giovanile a prender parte al Disney Soccer Showcase. Si tratta di una sorta di Torneo di Viareggio statunitense con le migliori squadre giovanili Usa. (...) «È un’iniziativa che allinea il nostro brand con quello che è probabilmente il marchio più noto e ammirato del mondo. La nuova proprietà statunitense della Roma ha identificato nella formazione di partnership forti con i principali marchi internazionali una priorità assoluta, in grado di offrire alla società importanti opportunità di crescita nel mercato degli Stati Uniti e a livello mondiale. (...)».

Rassegna Stampa - De Rossi: «Sicuro: faremo un gran finale di campionato»

GAZZETTA DELLO SPORT (A. Pugliese / M. Calabresi) - Siamo sicuri che è la Roma? La squadra delle occasioni perse e dei punti buttati quando le rivali restano a bocca asciutta? Quella del «manca sempre un soldo per fare una lira »? Nonostante la storia più o meno recente di questa squadra possa far pensare il contrario, stavolta la Roma la preda non se l’è lasciata scappare. Riecco i sogni di gloria che sembravano svaniti nella depressione post-derby: quattro punti dalla Champions, tre da Napoli e Udinese, con entrambi gli scontri diretti da giocare in casa. Il minimo sindacale in fase realizzativa, le solite palle gol fallite e i soliti rischi di cui tutti, Luis Enrique in primis, farebbero volentieri a meno. 
Leader Un gol dopo tre minuti e può bastare così: era già accaduto a Palermo ed è risuccesso ieri. Al Barbera era toccato a Borini, all’Olimpico a Osvaldo, che nel giorno dell’accordo con la Disney fa il chitarrista con la bandierina, reclamando una partnership anche con qualche gruppo rock americano. (...). De Rossi è il leader della band: la curva ha accolto la Roma con uno striscione emblematico, a metà tra la fiducia e la pazienza a termine: «Noi appoggiamo le vostre idee, ma la nostra voce merita sfide europee». De Rossi risponde senza girarci intorno: «Le sfide europee ce le dobbiamo guadagnare sul campo (...) Questa squadra le merita, ma per arrivarci dobbiamo avere continuità, e non bastano solo due vittorie consecutive se ci sono squadre che ne fanno anche dieci. La corsa alla Champions? La Lazio è terza e quindi favorita, ma la strada è ancora lunga. E il nostro è un organico da posizioni superiori rispetto alla sesta: il presente non è ancora il massimo, ma speriamo che il futuro lo diventi. Io sono uno che crede molto alla classifica, che ora parla chiaro: il nostro problema è stato la continuità, ma sono sicuro che sarà un grande finale di campionato». 
Pensare in grande E in Champions, ma anche in Europa League, ci si va solo con i risultati: «Provarci è nel nostro dna e in quello del nostro tecnico - aggiunge De Rossi - Andremo a Milano a giocarcela, come abbiamo sempre fatto, anche a costo di sbatterci il muso». Ridono tutti, compresi Greco e Marquinho, «nemici» nel ballottaggio per il terzo posto a centrocampo ma entrambi utili alla causa. «Erano fondamentali i tre punti,maun occhio alla classifica va dato per forza (...) A Roma si passa da un eccesso a un altro: noi, però, lavoriamo partita per partita. E a Milano può succedere di tutto». E Marquinho inizia a vedere la porta: «Mi alleno molto sul tiro, magari alla prossima segno. Luis Enrique? Propone il calcio del futuro». Chiusura per Walter Sabatini: «Per la Champions il Napoli è l’avversario da battere. Non voglio parlare di obiettivi, ma evocare l’orgoglio di questa squadra. La vera rivoluzione l’hanno fatta i tifosi. Da loro una spinta fondamentale». Ma l’avrebbero sopportata un’altra occasione persa? 

lunedì 19 marzo 2012

Roma-Genoa, le pagelle dei giallorossi. Osvaldo e Heinze su tutti

(a cura della redazione) Queste le pagelle dei giallorossi in Roma-Genoa, terminata 1-0 per i giallorossi: Stekelenburg 6 ; Taddei 5,5 ; Heinze 6,5 ; Kjaer 6 ; José Angel 5,5 ; De Rossi 6 ; Gago 6 (Simplicio sv) ; Greco 5,5 (Marquinho 6) ; Lamela 5 (Bojan 6,5) ; Osvaldo 7 ; Borini 6,5.

Roma-Genoa, la formazione ufficiale. Taddei e Josè Angel come terzini. Greco a centrocampo

Luis Enrique ha scelto l'undici che affronterà il Genoa: Stekelenburg, Taddei, Heize, Kjaer, Josè Angel, De Rossi, Gago, Greco, Lamela, Osvaldo, Borini.

Roma, siglato accordo con la Walt Disney per 6 anni

L'AS Roma ha siglato l'accordo con la Walt Disney grazie al quale il club capitolino utilizzerà le strutture della Espn Wide World of Sports, di Orlando, Florida, per allenarsi durante la pausa del campionato italiano. «Si tratta del primo passo - ha detto Mark Pannes - dei tanti che faremo negli Stati Uniti». La squadra della Capitale sarà così la prima squadra di calcio europea ad allenarsi dentro un parco dedicato a Topolino. 

Roma-Genoa, i convocati di Luis Enrique: out Totti e Pjanic

Il tecnico della Roma, Luis Enrique, ha diramato la lista dei giocatori per l'incontro di Serie A che la Roma disputerà questa sera allo stadio Olimpico contro il Genoa. L'allenatore giallorosso non ha convocato Totti e Pjanic, ancora non al meglio a causa di alcuni problemi fisici.
La lista completa: Lobont, Josè Angel, Heinze, Marquinho, Lamela, Osvaldo, Taddei, Bojan, De Rossi, Curci, Gago, Greco, Stekelenburg, Simplicio, Borini, Piscitella, Kjaer, Rosi, Viviani.  

Rassegna Stampa - Oggi l’incontro per Destro e Palacio


LEGGO (F. Balzani) - Palacio, Destro, Borriello e Greco: Roma e Genoa si incontrano anche sul mercato. Oggi all’Olimpico i dirigenti giallorossi avranno modo di parlare col ds rossoblu Capozucca che in settimana non ha smentito le voci relative a un paio di operazioni tra le due società. La prima riguarda l’acquisizione del 50% del cartellino di Mattia Destro. L’altra metà, di proprietà del Siena, sarebbe già stata bloccata dalla Roma (...)
Nell’affare potrebbe rientrare Borriello che a giugno tornerà alla Roma dopo il prestito alla Juve intenzionata a non esercitare il diritto di riscatto fissato a 10 milioni. L’attaccante napoletano in estate aveva rifiutato il ritorno in Liguria, ma ora le cose sono cambiate e Borriello sarebbe disposto a ridursi l’ingaggio pur di trovare una squadra che lo faccia giocare con continuità.
La Roma potrebbe utilizzarlo come moneta di scambio anche per arrivare all’altro pallino del ds Sabatini ovvero Rodrigo Palacio (...). La valutazione dell’argentino è stimata intorno ai 15 milioni che la Roma punta ad azzerare proponendo lo stesso Borriello e il cartellino di Greco.
Sabatini sta sondando con insistenza anche il mercato francese. Oltre a Bastos, infatti, il ds vorrebbe portare a Roma Franck Tabanou, centrocampista classe ‘89 del Tolosa, considerato uno dei giovani più promettenti del calcio transalpino. «Dopo 7 anni al Tolosa è arrivato per lui il momento di guardare altrove - ha dichiarato ieri a LaRoma24.it l'agente Lamnoley - e la Roma è un grande club».

Rassegna Stampa - Rientra Osvaldo, Heinze gioca e rinnova


IL TEMPO (M. De Santis) - C'è un buon motivo per tutti. Non solo il «ciapanò» messo in scena da chi sta davanti in classifica che ha riaccesso qualche fiammella di speranza collettiva, ma anche tante piccole (neanche tanto) singole ragioni individuali. Tante, quasi tutte, le strade passano per un Roma-Genoa diventato più importante del previsto. Quelle, ad esempio, del diffidato Heinze, che scendendo in campo arriverà a quelle 25 presenze utili per il rinnovo automatico di contratto. Ma anche quelle degli osservati speciali Kjaer e Marquinho, in ballotaggio con Greco ma desideroso di provare l'ebbrezza della prima da titolare all'Olimpico. (...)
Occhi puntati anche sul rientrante Osvaldo, alla ricerca di quel gol perduto da 89 giorni e non ancora arrivato nel 2012, e sull'ispirato Borini, a caccia dell'undicesimo centro stagionale. Un altro buon motivo per gli ultimi due, il bomber che non segna da un po' e quello che è in pieno stato di grazia, arriva anche da chi non c'è: non far sentire l'assenza di Totti (...). Motivazioni particolari, insomma, ci sono per tutti: per il capitano di giornata De Rossi, per scacciare dalla testa di Stekelenburg i residui di quel maledetto rosso nell'ultimo derby e soprattutto per Taddei, Josè Angel e Rosi, i soliti tre sempre in lizza per i due posti da terzini titolari. Qualcuna, visto il particolare momento e la partnership con la Disney siglata ieri, ce l'avrà anche Franco Baldini, atteso questa mattina a Fiumicino e stasera all'Olimpico.

Rassegna Stampa - Roma, notte da Champions


CORRIERE DELLO SPORT (R. Maida) - Soltanto quindici giorni fa, dopo il secondo derby perso, Luis Enrique aveva pronunciato una frase che sembrava una visione: «Penso che la Roma possa vincere le prossime dodici partite e inseguire il terzo posto, anche se è diventato tutto più difficile» . (...). Oggi, dopo i risultati di un campionato che continua ad essere generoso con i sognatori, la Roma comincia davvero a fare i conti: se batte il Genoa, torna ad annusare la zona Champions League. Montella ha fermato la Lazio, vincendo il suo secondo derby personale da allenatore, l'Inter è quasi uscita di scena con il pareggio con l'Atalanta, Udinese e Napolihanno pareggiato. In due giornate la Roma potrebbe quindi risalire da -10 a -4, con 30 punti ancora disponibili.
SPERANZE - Se ne è parlato ieri a Trigoria. Eccome. Sussurrando quella parola, Champions , che non aveva portato fortuna nelle scorse settimane: da quando i dirigenti avevano dichiarato lobiettivo, in precedenza nascosto sotto al tavolo come nel vecchio Risiko , la Roma aveva perso due partite su due. Una volta liberata la squadra dall'obbligo di essere grande, sono arrivati la reazione di Palermo e i risultati favorevoli delle dirette concorrenti. Stavolta nessuno uscirà allo scoperto, parlando di grande rimonta. Tantomeno Luis Enrique che sabato, nell'antivigilia del monday night , ha calmato lambiente con il solito anatema: «Voglio solo battere il Genoa» . (...)
MOTIVAZIONI - Non è facile rincorrere. Perché anche in caso di vittoria con il Genoa, rimangono comunque tre le squadre da superare (una delle quali, la Lazio, ha i confronti diretti a favore), con un calendario complicato: ci sono le trasferte contro Milan e Juventus, le pretendenti allo scudetto. Ma ci sono anche le sfide allOlimpico contro Udinese e Napoli a legittimare un pizzico di ottimismo. E poi, guardare in alto può essere utile per dare un senso allultima parte di una stagione tribolata. Impostare una mentalità da Champions League è un buon metodo per garantirsi l'Europa di riserva, sicura con il quarto o quinto posto e promessa anche dal sesto se il Napoli agganciasse mercoledì la finale di Coppa Italia. L'Europa League non ha né l'appeal né i ricavi del torneo più importante ma è sempre meglio di niente per una società che punta a internazionalizzare il marchio e raggranellare tifosi in giro per il mondo.
IL TABU - La prima tappa in ogni caso è Roma-Genoa, ritardata di un giorno per consentire al campo dello stadio Olimpico di respirare dopo la battaglia del Sei Nazioni di rugby tra Italia e Scozia. In questo senso, i precedenti non sono incoraggianti: di lunedì la Roma ha già perso a Siena quest'anno e a Firenze nel 2001. Prima di ragionare sui traguardi più eccitanti, va cancellato questo strano sortilegio. A proposito di Olimpico, però, cè una seconda curiosità: il Genoa non ci ha mai vinto in campionato. Nel 1990, quando per l'ultima volta festeggiò a Roma, si giocò allo stadio Flaminio (1-0, rete di Aguilera) a causa dei lavori di ristrutturazione per i Mondiali. (...)

domenica 18 marzo 2012

Roma-Genoa, le probabili formazioni

Queste le probabili formazioni di Roma-Genoa, posticipo della 28/a giornata in programma lunedì prossimo alle 20.45 allo stadio Olimpico. 
ROMA: 24 Stekelenburg, 11 Taddei, 44 Kjaer, 5 Heinze, 3 Josè Angel, 23 Greco, 16 De Rossi, 19 Gago, 8 Lamela, 31 Borini, 9 Osvaldo. (1 Lobont, 77 Cassetti, 87 Rosi, 7 Marquinho, 30 Simplicio, 40 Piscitella 14 Bojan). All.: Luis Enrique.
GENOA: 1 Frey; 20 Mesto, 13 Kaladze, 3 Carvalho, 24 Moretti; 7 Rossi, 4 Veloso, 88 Biondini; 25 Belluschi; 82 Gilardino, 8 Palacio. (22 Lupatelli, 11 Jankovic, 10 Birsa, 18 Alhassan, 19 Jorquera, 31 Sampirisi, 9 Zè Eduardo). All. Marino. 
Arbitro: Giannoccaro di Lecce. 


Quote Snai: 1,50; 4,00; 6,50. 

Rassegna Stampa - Luis non si distrae: "Conta solo il Genoa"


IL MESSAGGERO (S. Carina) - Arriva in sala stampa con 24 minuti di ritardo. Cosa abbastanza inusuale per un tipo come Luis Enrique che fa della puntualità uno dei pochi principi da seguire a Trigoria (chiedere a De Rossi, ndc). Stavolta nessuna arrabbiatura con la squadra, come accaduto invece nel pre-gara contro il Parma, ma colpa di un allenamento che si è protratto oltre il dovuto e che ha avuto un prologo (...) più lungo di quello che era stato preventivato. Tuttavia appena si siede si intuisce immediatamente come lo spagnolo abbia poca voglia di parlare. Sarà forse perché una conferenza stampa (durata poi 6 minuti) a due giorni dalla gara è già abbastanza anomala di per sé. O forse perché le domande che riceve a volte sembrano essere ripetitive anche se, a parziale scusante di chi le pone, c’è il fatto che molti argomenti, se toccati, provocano la chiusura a riccio del tecnico. Fatto sta che uno dei pochi spunti della giornata, Luis Enrique lo regala quando pungolato sulle dichiarazioni di De Rossi dopo la vittoria a Palermo – «Ora dobbiamo vincere le restanti 11 gare che ci rimangono» - replica così: «Se inizio a pensare al domani, non mi concentro su quello che c'è da fare oggi. Non voglio distrazioni. La partita col Genoa è la più importante, non ce n'è un'altra». Della serie: un passo alla volta.
Glissa, invece, quando gli viene chiesto dell'inchiesta della magistratura che vede coinvolta, suo malgrado, la Roma: «Non voglio e non posso parlare di questo. È brutto, mi dispiace che coinvolga persone con cui lavoro ma non voglio parlarne. In Spagna non è mai successo ma non per questo dico che non possa accadere in futuro». Più loquace quando può parlare del Genoa di Marino: «Mi aspetto sicuramente una gara difficile, anche perché non ne esiste una facile. Il rendimento diverso delle ultime domeniche dipende sempre dalla qualità dell'avversario. Dovremo essere pronti a recuperare presto il pallone dai piedi dei calciatori del Genoa. Alla base c'è sempre la stessa idea di gioco: avere il pallone noi e recuperalo velocemente quando lo si perde. I primi a dover andare in pressing alto sui loro portatori di palla saranno gli attaccanti». Tra questi non ci sarà Totti, ancora ai box non sembrano togliere il sonno a Luis Enrique: «Mancheranno Francesco e Miralem? Sicuramente ne potrò schierare 11 in campo e 18 compresa la panchina. È così che una squadra va avanti quando ci sono degli infortuni o delle espulsioni. Questo succede e non deve essere un problema per una squadra come la Roma».
Le buone notizie arrivano sia da Stekelenburg che da De Rossi che saranno della gara. Il portiere ha smaltito il trauma contusivo-distorsivo alla caviglia sinistra mentre il centrocampista giocherà con un rinforzo speciale nello scarpino a causa della patologia infiammatoria al calcagno del piede destro.
Intanto in occasione della partita contro il Genoa – che vedrà sugli spalti dell’Olimpico anche il dg Baldini, di ritorno dagli Usa (...) Lunedì sera, infatti, verranno regalate 2 t-shirt con la scritta "Papà e Figlio" ai primi 100 bambini che accorreranno al villaggio (apertura ore 17,30). In giornata dovrebbe essere ufficializzato l’accordo con la Disney.

Rassegna Stampa - Topolino a braccetto con la Roma


CORRIERE DELLO SPORT (A. Ghiacci) - Oggi pomeriggio, alle quattro, mentre gli arbitri dei cinque campi di serie A in cui si inizierà alle 15 fischieranno l’inizio dei secondi tempi, la Roma sarà impegnata su ben altri campi. L’appuntamento è fissato in Florida, ad Orlando, dove il socio forte della cordata americana proprietaria della Roma James Pallotta, è arrivato ieri.
Con lui, il direttore generale giallorosso Franco Baldini e l’uomo di fiducia, l’amministratore delegato (...) Mark Pannes. In programma, alle 10 di mattina, ora locale, la conferenza stampa di presentazione dell’accordo di partnership strategica, raggiunto tra Roma e Disney. Dove? Nome lunghissimo: Walt Disney World Resort & Espn Wide World of Sport Complex. Franco Baldini è da giorni negli States. Prima Austin, in Texas, dove è stato ospite per quattro giorni della Raptor di Pallotta. Ora, come detto, Florida. (...)
FUTURO - E così la Disney diventerà un nuovo partner della Roma. Mossa commerciale, di alto livello, volta soprattutto all’internazionalizzazione del marchio. Il merito è soprattutto di Pannes, manager di rilievo della Raptor, che da sempre si occupa del marketing legato al mondo dello sport. In questo caso al mondo del calcio. Giorni importanti quindi, per il futuro del club. (...) Dalla prossima estate, quando a fine luglio la tournèe che vedrà impegnata la squadra di Luis Enrique tra Boston e New York sarà legata proprio al marchio che ha ideato Topolino. A fine anno poi, quando durante la sosta invernale del campionato la Roma tornerà ad Orlando per svolgere un richiamo della preparazione atletica (in Florida il clima è comunque sempre ideale). E in quell’occasione la squadra giallorossa metterà il proprio marchio sul Disney Soccer Showcase, uno dei più grandi tornei giovanili tra Academy statunitensi, che si svolge proprio ad Orlando. (...)
APPUNTAMENTI - La Roma quindi, nonostante diversi problemi, non si ferma. Entro la fine di giugno, oltre alla lista delle aree indicate per la costruzione dello stadio di proprietà, arriverà anche l’aumento di capitale: 50 milioni che serviranno a risanare parte di un bilancio che è ancora profondamente in passivo. E proprio in quell’occasione, ci potrebbero essere delle novità a livello di organigramma. Perché dopo sette mesi dall’inizio della nuova avventura, serviti soprattutto per “prendere le misure”, Pallotta e soci hanno in mente di entrare ancor più nella direzione della Roma. In tutti i campi. E oggi si parte dal marchio.

Rassegna Stampa - Falso dossier sulla Roma, l'inchiesta si allarga


LA REPUBBLICA - Vittime e indagati in proatra. Al centro delle indagini gli scontenti della nuova gestione uno degli indagati per diffamazione, il giornalista Roberto Renga ha detto «di dormire sonni tranquilli».
Eppure le indagini della procura e della Digos sul falso dossieraggio ai danni del dg giallorosso, Franco Baldini, e del consigliere di amministrazione, Mauro Baldissoni, sembrano essere a un buon punto. I primi riscontri per dimostrare la falsità dei documenti secondo cui, oltre a essere massoni i due farebbero anche la cresta sulla vendita dei calciatori, sono già stati trovati dagli inquirenti (infatti sono state recuperate le false trascrizioni e nel cellulare di uno degli indagati una foto che ritraeva gli stessi falsi). Accertamenti che si potrebbero allargare. Non solo il giornalista, il figlio Francesco, Giuseppe Lomonaco e Mario Corsi, ma anche altri personaggi legati alla vecchia società. (...) Sarebbe questo il movente del dossieraggio "alla vaccinara". La settimana prossima gli indagati, ma anche Baldini e Baldissoni, potrebbero essere sentiti dal procuratore (...). Mentre chi dorme sonni tranquilli lancia sgradevoli minacce a Paolo Calabresi, la "Iena" che avrebbe svelato la truffa, Corsi e Lomonaco si sono autosospesi dalle loro trasmissioni radiofoniche e hanno dato mandato ai loro avvocati di occuparsi della situazione. E la nuova Roma sceglie il silenzio e aspetta che la conclusione deil' inchiesta chela vede parte lesa. L'unico aparlare è stato l'allenatore Luis Enrique: «È brutto, bruttissimo, e mi dispiace che sia capitato a persone per bene con cui lavoro. In Spagna non è mai successo questo». (...)